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Anziani alla guida: l’allarme lanciato dall’ordine Psicologi della Liguria

Anziani alla guida: l’allarme lanciato dall’ordine Psicologi della Liguria

| il 09, nov 2016

L’11 novembre, l’ordine degli Psicologi della Liguria presenterà, presso l’Istituto Nautico San Giorgio di Genova, il convegno “Anziani e guida. Il rinnovo della patente in sicurezza”.

“Non vogliamo offendere nessuno, né affermare che l’età è una barriera alla guida. Diciamo però che bisogna valutare meglio i soggetti fragili, per il bene della sicurezza stradale”. Con queste parole, sulle pagine de La Repubblica, il neuropsicologo Massimo Veneziano pone l’accento sui problemi legati agli anziani alla guida.

“Genova” fa notare Veneziano “è la seconda provincia più anziana del mondo”. Nell’articolo il medico evidenzia come la fascia d’età tra gli 80 e gli 89 anni sia tra quelle maggiormente a rischio sulle strade: a quell’età, infatti, si muore a causa di un sinistro stradale più che tra i 20 e i 29 anni. Motivo per il quale, l’11 novembre, l’ordine degli Psicologi della Liguria presenterà, presso l’Istituto Nautico San Giorgio di Genova, il convegno “Anziani e guida. Il rinnovo della patente in sicurezza”. Tra le tematiche trattate, che spazieranno tra tutte le criticità legate alla tarda età (diminuzione della mobilità articolare, riduzione della vista e dell’udito, perdite di concentrazione, etc), l’iniziativa porrà inoltre l’accento sul rinnovo della patente, le cui modalità spesso risultano “inadeguate per la valutazione delle funzioni cognitive e psicologiche” secondo Veneziano.

Gli “specialisti nel servizio pubblico sono pochi – ha spiegato il neuropsicologo -, e dunque le liste d’attesa sono lunghissime. Così in attesa di fare il controllo l’anziano continua a guidare, e il rischio aumenta”. Per risolvere tale problematica la proposta dell’Ordine alla Regione è quella di istituire un elenco di specialisti, vagliato e controllato dall’Ordine stesso, a cui possano rivolgersi solo gli anziani, in sede privata, a costi equiparabili a quelli del servizio pubblico. Proposta, però, che fino ad oggi secondo Veneziano “non ha mai ricevuto risposta”.

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