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ASAPS lancia l’allarme sugli etilometri non funzionanti e inutilizzabili

ASAPS lancia l’allarme sugli etilometri non funzionanti e inutilizzabili

| il 12, ott 2016

Secondo quanto si è appreso solo la metà dei circa 1.000 etilometri in dotazione alla Polizia Stradale sarebbero utilizzabili e funzionanti.

L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale ha in corso un monitoraggio sugli etilometri, fermi da mesi nei laboratori autorizzati, in attesa della prevista revisione annuale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale Territoriale del Centro – Centro Superiore Ricerche Prove Autoveicoli e Dispositivi di Roma (CSRPAD) e presso il Centro Prove Autoveicoli di Milano, giusto decreto del Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale del 29 aprile 2016.

Il numero preciso di “armi” contro la guida in stato di ebbrezza attualmente ferme non è conosciuto in modo preciso, ma il tam-tam tra i Comandi dei vari organi di polizia stradale statali e locali diventa ogni giorno più forte. Sarebbero però centinaia quelli nei laboratori in attesa di revisione. Troppi per evitare morti e feriti sulle strade, dove – ricorda l’Asaps – nel 2015 non è stato possibile conoscere con certezza il numero di incidenti alcol-correlati, perchè l’Istat ha eliminato già da tempo questo importante resoconto. Numeri ufficiali non ve ne sono. Ci sono però i dati dell’Osservatorio ASAPS sulla Pirateria stradale che dà un indicazione pari a oltre il  23% degli episodi mortali registrati nei primi 8 mesi del 2016.  Secondo quanto si è appreso solo la metà dei circa 1.000 etilometri in dotazione alla Polizia Stradale sarebbero utilizzabili e funzionanti.

Ci risulta  anche  che le Polizie Locali da mesi sarebbero in forte penuria di strumenti, anche con interi territori sprovvisti o con un numero assai limitato che costringerebbe gli agenti a prestarsi l’etilometro o a richiedere un ausilio attraverso altro organi di polizia, ci sono notizie di Uffici delle Forze di Polizia con una riduzione notevole degli etilometri,  a causa di continui guasti ai banchi-prova presso il CSRPAD che hanno costretto ad utilizzare anche il CPA di Milano. Si sono avuti centinaia di casi in cui l’etilometro spedito a Roma, sia stato revisionato presso il Centro Prove di Milano, con un intero Tir pieno di strumentazioni inviato in tutta fretta dalla Capitale verso la Lombardia, proprio per non fermare i controlli sulle strade italiane all’inizio dell’estate.

Ecco perchè l’ASAPS lancia un allarme che spera sia limitato ma soprattutto ascoltato dai vertici ministeriali, proprio perché l’Associazione è da sempre attenta alle esigenze di sicurezza stradale, sostenendo con forza un maggior numero di controlli sulla guida in stato di ebbrezza, per fermare quelle che l’Associazione sostiene da sempre siano “vere e proprie bombe ad orologeria”, cioè quegli utenti della strada che guidano in condizioni psico-fisiche inidonee come ha dimostrato il recente tragico incidente nel quale un  camionista ubriaco sulla tangenziale di Torino ha distrutto una famiglia.
Possono gli artificieri disinnescare ordigni senza strumentazioni idonee? Possono le forze dell’ordine svolgere una attività di prevenzione e anche di repressione in un momento in cui torna ad aumentare il parco veicolare e il traffico sulle strade ed autostrade in Italia? Quali azioni possono mettere in campo gli organi di polizia stradale di fronte ai nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, se per accertare l’ebbrezza non si dispone di etilometri? Occorrera’ riempire i Pronto Soccorsi cittadini per sottoporre ad esami migliaia di automobilisti prima di smaltire l’arretrato?” afferma il Presidente Giordano Biserni, che lancia una proposta  al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “numeri certi sugli etilometri fermi e tempi più celeri, un maggior numero di addetti da adibire alle revisioni periodiche  e nuove apparecchiature da destinare alla specifica attività oltre ad una valutazione sulla modifica del Decreto Ministeriale che permetta magari una revisione biennale. La sicurezza stradale non può andare in manutenzione straordinaria!

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