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Autoscuole: redditi più alti, ma dichiarati

Autoscuole: redditi più alti, ma dichiarati

| il 29, apr 2014

Sbilanci e asimmetrie: così il quadro dell’evasione fiscale in Italia presentato da uno studio Uil. Le autoscuole in testa a chi dichiara redditi più alti fanno la parte di nuovi “enti di beneficenza”

Ogni anno oltre 180 mld di imposte vengono evase in Italia. Praticamente 15 mld al mese, 500 mln di euro al giorno, 20,8 mln di euro ogni ora e 347 mila euro al minuto. Lo studio della Uil, presentato dal segretario generale Luigi Angeletti, sulla base degli ultimi dati Ocse, stima che l’89,4% dei contribuenti, oltre 37 mln di persone, dichiara meno di 35 mila euro e solo lo 0,18% del totale dei soggetti ad Irpef ‘confessa’ di guadagnare oltre 200 mila euro.

Circolano 594.350 autovetture soggette al superbollo, il 31,7% delle quali possedute da persone che dichiarano redditi inferiori ai 20 mila euro annui

Per quanto riguarda chi ha un’ autoscuola o una scuola nautica i redditi dichiarati risultano intorno ai  22.700 euro che, insieme al commercio di accessori per auto e ai servizi di manutenzione e riparazione di macchine e motorini, oltre 25 mila euro, conquistano la testa della classifica dei redditi più alti.  Ma dall’analisi dei dati dell’anagrafe tributaria in Italia risultano circolare 594.350 autovetture soggette al superbollo, il 31,7% delle quali possedute da persone che dichiarano redditi inferiori ai 20 mila euro annui.

Uno ‘sbilancio’ che si registra anche per quel riguarda il possesso di yacht: nella fascia di redditi inferiori ai 20 mila euro annui, i dati riportati nello studio Uil mostrano come ci siano 42 mila contribuenti proprietari di natanti superiori ai 10 metri, pari al 42,4% del totale della flottiglia nazionale. E sempre spulciando i dati delle dichiarazioni dei redditi degli italiani nel 2013 (relativi al 2012) la Uil individua anche alcuni “enti di beneficienza”, come li definisce il segretario generale aggiunto, Carmelo Barbagallo: le discoteche, sale da ballo, night clubs, che dichiarano in media un reddito negativo per 1.300 euro; e i centri benessere che denunciano -4.100 euro di media.

I servizi di ristorazione si attestano invece intorno ai 15.400 euro medi l’anno; più lucrosi i bar e le pasticcerie con 17.800 euro così come gli alberghi con 18.300 euro e gli stabilimenti balneari che denunciano introiti per 19.000 euro all’anno. I tassisti dichiarano un reddito medio di 15.600 euro mentre i parrucchieri si attestano sui 13.200 euro. Più alti i redditi di chi ha una autoscuola o una scuola nautica con 22.700 euro che, insieme al commercio di accessori per auto e ai servizi di manutenzione e riparazione di macchine e motorini, oltre 25 mila euro, conquistano la testa della classifica. 

 

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