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Sul caso Bergamo il pensiero di Ottorino Pignoloni

Sul caso Bergamo il pensiero di Ottorino Pignoloni

| il 13, ott 2014

Dopo aver sentito Giorgio Brandi, direttore ACI-Servizio Gestione PRA, abbiamo chiesto a Ottorino Pignoloni, Segretario Nazionale Studi, una sua opinione rispetto alla circostanza ed in particolare alle risposte ricevute.

Pignoloni che opinione si è fatto rispetto alla vicenda di Bergamo che le abbiamo segnalato?
Il dottor Brandi è stato molto chiaro sulla prima domanda. Sicuramente è nelle intenzioni del dottor Brandi immaginare l’inesistenza di canali preferenziali. Brandi afferma un principio, ma ben altra cosa è quella che si trova scritta al punto 4.

Esiste secondo lei un punto di vista procedurale e uno logistico, come spiega Brandi? Siamo di fronte alla solita commistione di ruoli nel mondo Aci che viene ancora una volta confermata, e non è certo un problema di natura logistica. Possiamo anche credere che nelle intenzioni si voglia mantenere una parità di trattamento tra i vari operatori, ma il punto 4 parla di presunte incombenze tra PRA e AC provinciale, per cui sicuramente gli studi a Bergamo saranno pure tutti uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri.

Ritiene che sia davvero così rigoroso l’approccio del Pra verso gli operatori?
Nessuno mette in discussione il libro delle buone intenzioni: la realtà, però, è diversa ed è sempre molto spiacevole doverlo sottolineare. Questa commistione porta a far apparire normale che qualsiasi presunta incombenza tra Pra e AC Provinciale venga gestita senza appuntamento. Probabilmente in qualche ufficio del PRA non prendono alla lettera le indicazioni di Brandi, il che ci preoccupa. E a Bergamo non è neanche la prima volta.

Secondo lei di quali particolari incombenze parliamo?
Visto che le attività pubbliche del Pra non generano diverse incombenze rispetto a quelle legate alle attività private dell’A.C di Bergamo (come di ogni altro operatore) risulta paradossale giustificare la comunicazione del Conservatore per una semplice attività di consegna postale!

Esiste un conflitto di interesse secondo lei?
I fatti parlano da soli, non è il caso di ribadire concetti (ovvero fatti) che risultano tanto evidenti da essere lapalissiani.

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