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‘Diversa…mente in rete': un impegno nel sociale del ‘Centro Studi Cesare Ferrari’

‘Diversa…mente in rete': un impegno nel sociale del ‘Centro Studi Cesare Ferrari’

| il 19, dic 2013

Mercoledì 4 maggio si è concluso il corso di formazione professionale “Diversa…mente in rete”, assegnato dalla Regione Molise all’Ente Formativo dell’Unasca.
Il “Centro Studi Cesare Ferrari” aveva presentato nel mese di giugno 2010 una proposta formativa concernente, nello specifico, un percorso di alfabetizzazione informatica per il Catalogo Regionale – P.O.R. Molise FSE 2007/2013 scegliendo come target un’utenza “speciale”.
Infatti, nel Bando “Pacchetto ammortizzatori- Programma di intervento Regione Molise di cui alla DGR n. 889 del 7 agosto 2009”, veniva descritta una particolare classe di potenziali beneficiari dell’intervento: soggetti in condizioni di svantaggio sociale, disabili, soggetti a rischio marginalità nel mercato del lavoro. Ebbene, la scelta del CSCF è stata quella di rivolgersi a un’utenza con disabilità e problematiche psichiatrico-psicologiche, stabilendo una sorta di protocollo di intesa “virtuale” con il Centro di Salute Mentale della ASReM di Termoli.
Il corso, iniziato a ottobre 2010 e terminato con esame finale a maggio 2011 a seguito di un iter formativo di 184 ore, prevedeva il rilascio di un attestato di certificazione di competenze e un voucher individuale come piccolo rimborso spese per i partecipanti.
L’intero percorso si è svolto presso la sede di Termoli del Centro Studi, dopo che lo stesso Ente aveva accuratamente selezionato i docenti di comprovata esperienza, offrendo agli utenti la possibilità non solo di acquisire nuove conoscenze inerenti l’uso del computer, ma anche di portare tali competenze al di fuori del luogo di cura istituzionale, che lo aveva proposto ai pazienti a scopo riabilitativo, creando una situazione “ponte” tra la realtà protetta del Centro di Salute Mentale e il mondo esterno, favorendo in tal modo un reale reinserimento sociale.
Al termine del percorso, seguito con costanza e dedizione dai 12 pazienti del CSM si è potuto concludere che, gli obiettivi meglio raggiunti del progetto siano stati quelli inerenti la promozione di self-empowerment e la riduzione del gap tra disabilità e normalità.

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