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Etilometri: da un anno fermo il centro per le revisioni

Etilometri: da un anno fermo il centro per le revisioni

| il 06, dic 2017

Mancano etilometri: chiuso da un anno il centro che li testa. Da mesi fermi nei laboratori autorizzati centinaia di apparecchi in attesa dell’obbligatoria revisione annuale del ministero dei Trasporti

Da quasi un anno è fermo il Centro superiore ricerche prove autoveicoli e dispositivi (Csrpad) del ministero delle Infrastrutture, con sede a Roma. Funziona solo un analogo Centro a Milano. Così i numeri delle tarature sono divenuti impietosi: di 2.075 etilometri consegnati dalle forze di polizia nel corso dell’anno, ne sono stati testati 1.565 e altri 510 sono ancora in attesa per le prove.  Molti altri apparecchi sono però prossimi alla scadenza annuale. In tutto si stima che siano 4.000 almeno gli etilometri in Italia. Ciò significa che nel giro di poche settimane i centri ministeriali saranno invasi da altri duemila apparecchi o giù di lì. E la struttura di Milano non sarà in grado di effettuare la taratura nei tempi necessari. La situazione nell’immediato non potrà che peggiorare. L’effetto dei ritardi nella taratura (naturalmente non viene utilizzato nessun etilometro senza la taratura prevista per legge, si rassegni chi spera in un ricorso) è che molte pattuglie, sia della polstrada, sia dei carabinieri, sia delle polizie locali, ne sono sguarnite. Se serve, si porta il guidatore in caserma o in ospedale. Ovviamente è forte il disagio, sia del cittadino, sia degli operatori che devono mollare la posizione.  Un problema serio. Ricordiamo che nei primi undici mesi del 2017 sono stati effettuati 1 milione 321mila controlli (2,7% in meno rispetto all’anno precedente). Ne sono scaturite 23.272 denunce per guida in stato di ebbrezza (586 denunce in meno dello stesso periodo del 2016). Stabilire il tasso alcolemico nel sangue è poi cruciale per i casi di incidente con feriti o morti, in quanto la legge sull’omicidio stradale ha previsto che proprio il tasso alcolico possa fare la differenza tra un incidente qualsiasi o un incidente da arresto. In questi casi, è ormai diventata prassi l’accompagnamento in ospedale e il prelievo del sangue. La questione è troppo delicata. Ebbene, il problema nasce dallo stop forzato dello stabilimento di Roma. Sarebbe stata necessaria una manutenzione straordinaria, ma il macchinario è ormai obsoleto. Spiegano i vertici della Motorizzazione civile: «Era impossibile intervenire. Ce l’ha segnalato anche il costruttore, che peraltro è il Centro metrologico francese. C’è stata allora una gara d’appalto per una nuova infrastruttura, con relativa manutenzione. Ma questo è un settore con pochissimi soggetti. Alla nostra gara ha partecipato un solo candidato e con documentazione non adeguata. Siamo stati costretti ad annullare la gara, ai sensi del Codice degli appalti».

(la stampa.it)

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