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Forlì e Pisa: le Motorizzazioni a rischio chiusura

Forlì e Pisa: le Motorizzazioni a rischio chiusura

| il 22, nov 2016

Forti disagi nelle sedi della Motorizzazione di Forlì e di Pisa. Unasca chiede garanzie per l’utenza e gli operatori professionali (autoscuole e studi) e per gli altri uffici che potrebbero essere coinvolti

Le Motorizzazioni di Pisa e Forlì stanno vivendo momenti di forte disagio per il rischio di chiusura e trasferimento delle loro rispettive sedi. Il sito pisano è secondo solo a Firenze per numero di immatricolazioni effettuate tra il 1994 e il 2009. In gioco ci sono 16 posti di lavoro e i dati  Cisl dicono che nel 2015 la struttura ha ospitato 15.805 prove d’esame per il conseguimento delle patenti, effettuato 1728 collaudi, 900 revisioni, 3098 duplicati e 2081 tagliandi.   “Mercoledì – ha spiegato il Sindaco Marco Filippeschi- è stato convocato un incontro dalla Direzione Territoriale del Centro del Ministero dei Trasporti, rivolto alle organizzazioni sindacali. Le istituzioni locali non sono state interpellate. Non siamo d’accordo sul metodo – ribadisce Filippeschi – e chiediamo d’essere coinvolti. Dunque è necessaria una sospensione delle decisioni. Se il problema è l’affitto si deve trovare una soluzione pisana meno costosa. Siamo la seconda provincia toscana per numero di utenti della Motorizzazione. Una soluzione irrazionale e penalizzante per l’utenza e per i lavoratori non è accettabile. Abbiamo chiesto al Prefetto di sollecitare l’istituzione di un tavolo, prima che siano prese decisioni definitive”. Il problema di Forlì invece  è l’ipotesi di chiusura con il conseguente trasferimento degli uffici e dei dipendenti nella sede di Pievesestina di Cesena. La protesta si leva qui dai 34 dipendenti dell’ufficio statale motoristico che si occupa degli esami per le patenti, delle revisioni e della sicurezza dei veicoli, con un totale di 45mila accessi all’anno. Nei progetti ministeriali la sede di Forlì, in affitto, sarà concentrata tutta a Cesena, dove invece l’immobile non è gravato da quest’onere. “Ma si tratta di una struttura tutta da riattare, con costi di cui non si tiene conto”, protesta Daniela Avvantaggiato, sindacalista della Funzione Pubblica della Cgil. Gravi disagi, inoltre, sono in vista soprattutto per gli utenti, dal momento che per fare le pratiche della Motorizzazione Civile i forlivesi dovranno recarsi nella sede cesenate, che per altro non è servita dai mezzi pubblici. Per contrastare il progetto di trasloco dalla sede di via Golfarelli Cgil e Cisl hanno indetto lo stato di agitazione dei dipendenti della Motorizzazione Civile di Forlì-Cesena, che si alternano per tenere aperte entrambe le sedi. “Diciamo no a questa presunta riorganizzazione che avrà ricadute negative sia su chi lavora sia sui cittadini, creando così un alibi a chi dice che la Pubblica Amministrazione non offre buoni servizi”, dice una nota dei sindacati.

 

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