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Guidoland: imparare divertendosi

Guidoland: imparare divertendosi

| il 21, gen 2014

Il progetto del parco Guidoland, che coinvolge bambini e ragazzi

Nicola Spaccasassi, Coordinatore regionale Unasca per la Regione Marche, ci spiega come è nato il progetto del parco Guidoland, che coinvolge bambini e ragazzi: dai fondamentali della guida alla pratica in pista

Come è nato il progetto per il parco Guidoland e qual è l’approccio con cui vengono coinvolti i ragazzi?

Inizialmente è nato come un progetto di educazione stradale rivolto alle scuole superiori, per migliorare la guida dei neopatentati. Poi ci siamo resi conto che era necessario educare i ragazzi fin dalla scuola primaria. Così è iniziata la creazione del parco Guidoland a Maltignano, a partire dal 2011 con la collaborazione del Comune di Ascoli, con l’intento di sensibilizzare i bambini alla cultura dell’educazione stradale, attraverso percorsi ludico-costruttivi. In questo modo il divertimento diventa anche il mezzo per apprendere. I bambini e i ragazzi vengono a farci visita accompagnati dai genitori, oppure durante giornate stabilite con la scuola di provenienza. Siamo noi stessi, infatti, a promuovere il progetto nelle scuole. In questo caso le visite programmate delle scolaresche solitamente avvengono durante l’arco dell’anno scolastico, da febbraio a giugno, ad un prezzo simbolico calmierato per le scuole.

..Ci siamo resi conto che era necessario educare i ragazzi fin dalla scuola primaria

Che cosa insegnate ai ragazzi delle scuole primarie? E a quelli più grandi?

Ai bambini vengono spiegate le regole principali che coinvolgono l’utente debole, sia come pedone sia come passeggero all’interno dell’autovettura. I bambini apprendono molto velocemente e spesso sono loro stessi poi a richiedere ai genitori di essere messi in sicurezza. Vengono simulate situazioni di possibile pericolo con i nostri istruttori, ad esempio con un soggetto-autista particolarmente disattento, per mostrare come comportarsi per essere sempre in sicurezza. Ai ragazzi vengono anche insegnate le basi per la circolazione in bicicletta, come ad esempio la regola di non sorpassare mai a destra e di prestare particolare attenzione alle svolte. A quelli più grandi viene spiegato come andare su un ciclomotore, permettendogli di provare il mezzo su una pista vera, in un luogo sicuro. Parliamo anche di quali sono le conseguenze dell’uso di alcool e droghe, per favorire la nascita di una coscienza civica. Prestiamo particolare attenzione anche alla questione della disabilità.

Vengono previste guide anche per i ragazzi che devono fare l’esame per la patente auto?

Per chi è prossimo all’esame viene data la possibilità di effettuare delle prove di guida senza l’istruttore, per far percepire cosa avviene realmente quando si guida da soli. In questo caso i ragazzi vengono seguiti tramite un comando via radio. In questo senso stiamo concentrando il nostro lavoro per dotare le auto di una telecamera interna, in modo che sia possibile rivedere tutte le fasi della propria prova, dai parcheggi alla guida su pista, e rendersi conto dei propri errori. La pista, poi, è confinante con il raccordo autostradale San Benedetto-Ascoli, dove chi deve conseguire la patente può effettuare le guide in autostrada.

A che punto siete con il parco?

Dopo l’inaugurazione a settembre del 2012, il progetto è in continua evoluzione. Ad oggi il parco è fornito di 1400 metri lineari di pista, oltre ad 800 metri che comprendono una rotatoria, un tratto stradale più largo in cui provare le manovre, e tratti per esercitarsi nell’inserimento in curva. Ogni idea è bene accetta e cerchiamo di fare in modo che possa essere concretizzata.

Cosa significa far parte di Unasca e qual è la soddisfazione più grande che deriva dal progetto Guidoland?

Faccio parte di Unasca da sempre. Nel caso specifico del parco, ci avvaliamo di esperti esterni soltanto in collaborazione, quando dobbiamo impartire specifiche tecniche di guida sicura. Il parco è anche un’opportunità, sia per noi che per i nostri clienti, perchè cerchiamo di fornire un valore aggiunto, ad esempio con la possibilità di usufruire di una guida avanzata dopo 4-6 mesi dalla prima visita. Così spesso i ragazzi ritornano ed è una soddisfazione poterli seguire in un percorso più ampio di crescita, poter verificare assieme a loro se sono migliorati dall’ultima volta che sono stati qui.

Per informazioni: guidoland.it

Pubblicato sul numero 01/2014 del magazine Il Tergicristallo

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