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Cima

In Svizzera il 94% dei guidatori usa la cintura di sicurezza

In Svizzera il 94% dei guidatori usa la cintura di sicurezza

| il 01, set 2014

L’Ufficio prevenzione infortuni della vicina Svizzera propone dei dati molto interessanti sull’uso della cintura di sicurezza in Svizzera.  “I più diligenti sono gli svizzero-tedeschi (94%) – sottolineano all’Upi – seguiti dalla Romandia (90%) e dal Ticino (83%). Le divergenze nell’uso della cintura tra i vari tipi di strada sono sempre più ridotte: mentre, come nell’anno passato, il 97% rispettivamente il 93% dei conducenti usava la cintura di sicurezza in autostrada e fuori dai centri abitati, nel frattempo il 92% (2013: 88%) la indossa anche nell’abitato. Si tratta di un aumento soddisfacente, tanto più che il rischio d’incidente non corrisponde affatto al pericolo soggettivamente percepito: sulle strade dei centri abitati s’infortunano più del doppio di occupanti di un veicolo che in autostrada. Pertanto, l’uso della cintura dovrebbe diventare un’abitudine consolidata anche e soprattutto quando si percorrono brevi tragitti nell’abitato. La percentuale d’uso della cintura tra i passeggeri dei sedili posteriori è nuovamente aumentata in tutta la Svizzera. A fronte del fatto che indossare la cintura sui sedili posteriori è obbligatorio dal 1994, la percentuale d’uso del 77% (2011: 79% – 2012: 77% – 2013: 72%) è decisamente deludente. Si tratta di un risultato inspiegabile, considerato che la cintura di sicurezza continua a essere uno dei principali salvavita nella circolazione stradale”. Impressionante poi il dato elaborato sulla base delle stime dell’Upi che indica come dal 2000 ad oggi nel paese elvetico si sarebbero potuti evitare più di 13.000 feriti gravi e oltre 1.600 vittime con il corretto uso della cintura di sicurezza. Una stima, quella dell’Upi, confermata anche dall’“European Transport Safety Council” che nel sua rapporto della scorsa primavera ha evidenziato che solo nel 2012 a livello europeo circa 8.600 occupanti di automobili sono sopravvissuti a collisioni gravi grazie al fatto che indossavano la cintura di sicurezza. E non è tutto – concludono all’Upi –  sempre secondo lo studio condotto dall’Etsc si potrebbero salvare 900 vite umane se il sistema di seat belt reminder avvertisse tutti gli occupanti di veicoli in modo conseguente di allacciarsi con una segnalazione visibile e/o un segnale acustico. L’Upi, il centro di competenza svizzero per la prevenzione degli infortuni, proseguirà a questo proposito il suo impegno per fare sì che l’uso della cintura di sicurezza in automobile diventi un’abitudine sempre più consolidata, anche sui sedili posteriori”.

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