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Italiani alla guida: tra cattive abitudini e cambiamenti in atto

unasca | il 02, gen 2014

I dati Asaps sugli italiani alla guida. Al Tg5, l’intervento di Benicchi sul rinnovo patente.

L’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, ha condotto un monitoraggio nei mesi di novembre e dicembre 2013 in diverse città italiane.

Campionando 32.650 automobilisti, nelle fasce orarie di maggior traffico (dalle ore 8 alle ore 9, dalle ore 12 alle ore 13, dalle ore 18 alle ore 19) e in diversi giorni feriali della settimana, indagando su quanti italiani guidano con il cellulare all’orecchio.

Dai risultati è emerso che gli automobilisti sorpresi alla guida mentre telefonavano sono stati 4.048, pari al 12,4%, ovvero ad un italiano su otto. Di questi, 3.057 sono risultati di sesso maschile (pari al 75,5%) e 991 (24,5%) di sesso femminile (con punte del 30% in alcune città). Quanto alla ripartizione geografica, le infrazioni sono state registrate specialmente al Nord (42,2%), seguito dal Centro (29,3%) e dal Sud (28,5%). A Torino si è registrata una percentuale di “telefonisti” pari al 14%, a Milano del 12% e “soltanto” del 10,2% a Firenze.

Un italiano su otto a rischio sicurezza utilizza il cellulare mentre è alla guida

Più sostenuta a Verona e Forlì dove è stata superata la media nazionale con picchi fino al 16%. Il prossimo monitoraggio riguarderà i conducenti di veicoli destinati al trasporto collettivo. “Una prima idea ce la siamo già fatta – ha affermato Giordano Biserni, Presidente dell’Associazione – in quanto i nostri rilevatori, pur concentrandosi prevalentemente sul dato complessivo, hanno potuto notare una certa e frequente abitudine fra i conducenti di autobus e pullman di linea a telefonare durante il trasporto degli utenti”.

http://www.asaps.it/

Il servizio del Tg5

Il 27 dicembre 2013 al TG5 delle ore 20,00 è andato in onda il servizio sull’indagine dell’Asaps e sul nuovo sistema per il rinnovo della patente, spiegato da Andrea Benicchi in rappresentanza della Segreteria Nazionale Autoscuole.

È possibile vedere il video integrale al link http://www.youtube.com/watch?v=FNPwzi1pDSo