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UNASCA: cambio di Presidenza, Antonangelo Coni subentra dopo 16 anni a Vincenzo Cannatella

UNASCA: cambio di Presidenza,  Antonangelo Coni subentra dopo 16 anni a Vincenzo Cannatella

| il 30, nov 2015

Confermati i due segretari nazionali, Emilio Patella per Unasca Autoscuole e Ottorino Pignoloni per Unasca Studi.

Riforme vere e legalità gli asset del programma del prossimo quadriennio.

 

Cambio di Presidenza in UNASCA, l’associazione che rappresenta gli studi di consulenza automobilistica e le autoscuole in Italia. Nel corso del 14esimo Congresso nazionale dell’associazione, Antonangelo Coni è stato eletto nuovo Presidente, al posto di Vincenzo Cannatella che ha presieduto l’associazione per 16 anni. Confermati i due Segretari Nazionali, Emilio Patella per il settore autoscuole e Ottorino Pignoloni per Unasca settore Studi di Consulenza Automobilistica.

Le linee guida del programma di Unasca per il prossimo quadriennio sono il contributo alla realizzazione delle riforme pubbliche e private del comparto, con particolare riferimento alla Legge Madia, le battaglie per la legalità del settore, il contributo alla riduzione della morte su strada.

“Sono orgoglio – dichiara Antonangelo Coni – di succedere a Vincenzo Cannatella che negli anni del suo mandato ha dato un contributo decisivo alla crescita dell’associazione e alle sue battaglie per modernizzare il settore nell’interesse pubblico e dei cittadini. Sono in Unasca da 37 anni e – spiega Coni – ritengo che il nostro tratto rappresentativo più importante sia quello legato alle battaglie per la legalità, che io continuerò a portare avanti in modo incisivo”

Sono in Unasca da 27 anni e da 16 anni sono alla Presidenza – racconta Vincenzo Cannatella – lavoro che mi ha riempito di soddisfazioni e orgoglio per i progetti fatti insieme e per la grande professionalità delle persone che fanno parte di questa associazione. E anche se il mio percorso di presidenza finisce – spiega Cannatella – continuerò a dare il mio contributo e supporto ad Unasca.

“Continuare a sostenere la reale modernizzazione del sistema è il nostro obiettivo centrale – afferma Ottorino Pignoloni, confermato Segretario Nazionale Studi – Il sistema del doppio archivio comporta un enorme spreco di risorse economiche per i cittadini e per lo Stato (quantificabile in 400 milioni di euro l’anno) che non è più giustificabile oltre che sostenibile. Siamo fiduciosi che dopo i diversi tentativi di riforma fatti negli ultimi venti anni, la Legge Madia riesca ora a portare a compimento questa importante normalizzazione del sistema italiano – spiega Pignoloni – con la creazione di un solo documento e un archivio unico dei veicoli, con la cancellazione di zone di ombra e anomalie uniche al mondo.”
“Legalità, professionalità e sinergie – racconta Emilio Patella confermato Segretario Nazionale Autoscuole – sono gli asset del programma che continueremo a portare avanti nei prossimi anni. Il nostro obiettivo è di far comprendere a cittadini e istituzioni che l’istituto della patente non è semplicemente una procedura di esame come tante altre, ma un qualcosa che ha a che fare con la vita e la sicurezza delle persone, come indicato ormai anche dall’indirizzo che ha finalmente preso la riforma del codice della strada con l’introduzione del reato di omicidio stradale. Ma noi sappiamo – continua Patella – che prima delle sanzioni e delle pene ci sono la formazione e l’educazione, e in questo noi vogliamo segnare il passaggio e la differenza. Continueremo a investire nella formazione continua degli operatori, nell’aggiornamento degli automobilisti, nella battaglia per la legalità e nella costruzione di una rete di operatori a difesa degli standard di qualità”.

 

 

Sono orgoglioso di succedere a Vincenzo Cannatella che negli anni del suo mandato ha dato un contributo decisivo alla crescita dell’Associazione e alle sue battaglie per modernizzare il settore nell’interesse pubblico e dei cittadini. Sono in Unasca da 37 anni e ritengo che il nostro tratto rappresentativo più importante sia quello legato alle battaglie per la legalità, che io continuerò a portare avanti in modo incisivo

 

 

Fotografie: Gabriele Azzi

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