Unasca e le categorie sulla cancellazione dei veicoli dai registri del Pra
ilTergicristallo.it | il 09, Dic 2015
Pubblichiamo la lettera congiunta a firma del Direttore Generale ANCMA Pier Francesco Caliari, del Vice Presidente CONFCOMMERCIO Imprese per l’Italia Paolo Uggè, del Direttore di FEDERAUTO Gian Franco Soranna, del Segretario Nazionale Studi UNASCA Ottorino Pignoloni e del Direttore Generale UNRAE Romano Valente.
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dott. Graziano Delrio
Piazzale Porta Pia, 1
00198 Roma
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Dott.ssa Federica Guidi
Via Molise, 2
00187 Roma
Al Sottosegretario Sandro Gozi
Dipartimento per le politiche europee
Presso la Presidenza del Consiglio
Largo Chigi, 19
00187 Roma
Ill. mi
la Legge di Stabilità 2016 reca, all’art. 1 comma 548, una previsione volta a contrastare i traffici illeciti di veicoli targati e l’elusione delle tasse automobilistiche, subordinando la possibilità di cancellare dal Registri del PRA e della Motorizzazione civile i veicoli per definitiva esportazione, alla dimostrazione – da parte del venditore – che sia stata già effettuata l’immatricolazione all’estero.
La disposizione, condivisibile nel principio, comporta tuttavia l’introduzione di oneri ed adempimenti amministrativi a carico di cittadini e di imprese italiane, che avrebbero l’effetto di bloccare il mercato dei veicoli usati verso l’estero. Vi sono altre modalità, meno gravose dal punto di vista burocratico, per tracciare l’effettiva vendita all’estero del veicolo.
Le considerazioni sopra esposte sono state condivise da esponenti parlamentari appartenenti a diversi schieramenti di maggioranza ed opposizione e recepite in alcune proposte emendative (in particolare, si segnalano gli emendamenti 50-ter.21 Minnucci e altri, 50-ter.9 Rampelli, 50-ter.6 Vignali, 50-ter.32 Corsaro e altri).
Considerato l’ingente numero di proposte di modifica che sono state presentate alla legge di Stabilità e, conseguentemente, il rischio che gli emendamenti sopra elencati possano essere stralciati, torniamo a sottolineare che la mancata modifica del comma 548 avrebbe pesanti ripercussioni sul commercio di veicoli usati verso paesi esteri con grave nocumento, anche economico, per privati cittadini ed imprese, in una fase economica che registra una ripresa ancora debole.
Senza dimenticare che la disposizione contenuta all’art. 1 comma 548 contrasta palesemente con il diritto comunitario relativo alla libera circolazione delle merci e, non a caso, in nessun paese UE esiste una simile previsione.
Vi saremmo particolarmente grati se si volesse prendere in considerazione la valutazione di tali proposte.
Nel ringraziare per la cortese attenzione, si porgono i più cordiali saluti.
Il Direttore Generale ANCMA Pier Francesco Caliari;
Il Vice Presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Paolo Uggé;
Il Direttore FEDERAUTO, Gian Franco Soranna;
Il Segretario Nazionale Studi UNASCA, Ottorino Pignoloni;
Il Direttore Generale UNRAE, Romano Valente