ilTergicristallo.it | il 22, Dic 2015

Ringrazio chi mi ha preceduto e con orgoglio ricopro un ruolo la cui importanza mi è profondamente chiara.

È con orgoglio, credetemi, che firmo questo primo editoriale de Il Tergicristallo. Un orgoglio che non deve essere frainteso perché, prima ancora che Presidente di Unasca, sono e sarò sempre un socio, chiamato a ricoprire un ruolo la cui responsabilità, oggi è diversa, maggiore e la cui importanza mi è profondamente chiara. Mi è d’obbligo, innanzitutto, ringraziare chi mi ha preceduto: ringraziarlo per il tempo, la dedizione e il bene che ha svolto per l’Associazione, e lo faccio a nome di tutti, perché qual sia la memoria che lascia in ognuno dei nostri pensieri, Vincenzo Cannatella ha contribuito con esperienza, lavoro e amicizia alla crescita dell’Unasca. Se c’è ancora qualcuno che dubita che questa Associazione non sia un luogo dove nulla è da considerarsi impossibile, e se ancora qualcuno mette in dubbio la forza, la tenacia, i valori delle persone che la compongono, e se ancora c’è qualcuno che si chiede se quel sogno dei nostri fondatori è ancora vivo, allora lo invito a rivedersi cosa è successo a Roma nella due giorni del Congresso.

Perché io, amici, ho visto una Famiglia.
Ho visto un mondo che nonostante i problemi, le difficoltà, le avversità che tutt’ora ci annodano, ho visto un mondo capace di essere fiero di ciò che è e di ciò che fa. La risposta che dovremo dare a questo qualcuno è nella speranza che ho letto nei nostri occhi: per cosa ci alziamo ogni mattina? Per cosa ogni giorno combattiamo le nostre piccole, grandi battaglie quotidiane?

La risposta è nella voce dei giovani e dei meno giovani che hanno deciso che Unasca rimane un punto di riferimento per contribuire a migliorare la nostra vita. Questo è il punto. Migliorare la nostra vita. È come possiamo farlo se non passando dai principi per cui abbiamo sempre combattuto?

Legalità e democraticità: ecco i nostri valori. Sono i valori dei nostri fondatori e devono diventare i principi dei nostri figli. E il mio ruolo, ora sì non più da semplice socio, ma da Presidente, il mio ruolo è quello di sostenere e rinnovare questi valori.
Ogni giorno. Con umiltà, certo, ma con forza rinnovata. Il mio ruolo è, in sintesi, di essere presente per garantire unità di intenti tra Autoscuole, Scuole nautiche e Studi di Consulenza.
È di insistere con più tenacia e con più coraggio perché il lavoro di Unasca sia in linea con i principi di etica e legalità nei comportamenti tenuti. Essere persone, diceva un mio amico, significa essere soli, ma condividere con altri simili i medesimi valori significa sentirsi parte di qualcosa di più grande di noi.

Amici, noi siamo!
Uniti, coraggiosi, riflessivi, umili, e forti.
In gioco, credetemi, c’è molto più di una partita da vincere o perdere. C’è in ballo il nostro futuro. I nostri figli. I nostri collaboratori.

Abbiamo due segreterie eccellenti, guidate da due Segretari il cui valore è indiscutibile. Ma soltanto restando uniti, e fieri di quel che siamo, avremo la forza per contribuire a cambiare nel segno della legalità e del rispetto.
Io ci sono. Con il vostro sostegno. E vi ringrazio per la fiducia che spero di non deludere mai.