Patenti e rinnovi: controlli medici sulle apnee notturne
unasca | il 18, Gen 2016
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale di recepimento della direttiva europea
Lo avevamo anticipato ancora a luglio del 2014, quando l’Unione Europea aveva approvato una direttiva che impegnava gli Stati membri a varare una legge per accertare le possibili patologie respiratorie che generano sonnolenza e provocano un incidente stradale su cinque. Si tratta della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, OSAS, che secondo la Commissione europea deve essere accertata da ogni Stato membro, durante le visite mediche per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida. E così anche l’Italia recepisce la direttiva 2014/85/UE. Il 13 gennaio scorso, infatti, in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto 22 dicembre 2015: si tratta in sostanza di un aggiornamento della “Direttiva patenti” che, tra le patologie che possono influire negativamente sulla sicurezza alla guida, riporta anche le cosiddette malattie del sonno. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha previsto che la patente di guida non debba essere “né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”. Il medico, quindi, in fase di conseguimento e rinnovo della patente, sottoporrà a valutazione i soggetti per i quali sussistono i sintomi di questa patologia: verrà certificata l’idoneità alla guida nei casi “in cui si possa concludere per l’assenza o lieve entità di sonnolenza diurna”, mentre nel caso di dubbi per la sicurezza di guida, sarà la commissione medica locale ad accertare i requisiti di idoneità psichici e fisici, autorizzando alla guida i soggetti affetti dalla sindrome, che dimostrino “un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”. Sul fronte delle autoscuole, come spiega Emilio Patella, Segretario Nazionale Autoscuole Unasca, si dovrà ora attendere che vengano emanate le linee guida da parte del Ministero della Sanità, e che venga modificato il modello del certificato anamnestico.