Revisione auto: i centri chiedono al più presto un incontro con il Ministero
unasca | il 30, Giu 2017
I centri di revisione auto certificati proclamano lo stato di agitazione a livello nazionale: tariffe adeguate, lotta all’abusivismo e regole più precise le richieste avanzate al governo“
Regole precise, efficaci e conformi alla direttiva europea, tariffe adeguate, rispetto delle norme e più controlli sull’abusivismo: i centri di revisione auto scendono sul piede di guerra in vista del grande esodo estivo, e chiedono al più presto un incontro con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proclamando nel frattempo uno stato di agitazione. A sollecitare l’incontro sono ANARA Confartigianato, CNA Autoriparazione, Casartigiani Autoriparazione preoccupate per il futuro delle imprese del settore. Le tre Associazioni lamentano la mancata risposta da parte del Ministero alle ripetute richieste di un confronto necessario a risolvere numerose criticità: a cominciare da un sistema di regole più efficaci e maggiori controlli per potenziare la qualità e la professionalità dei centri a tutela degli automobilisti, misure contro abusivismo e concorrenza sleale, revisione delle tariffe non più rinviabile per poter garantire il servizio revisioni a 16 milioni di utenti ogni anno. Questi aspetti, sostengono le Organizzazioni, sono in linea con gli obiettivi della Direttiva Europea sulle revisioni recepita dal Governo italiano un mese fa e con le intese raggiunte in sede di Tavolo tecnico presso la Motorizzazione. Le nuove regole sulle revisioni hanno un forte impatto non solo sulle imprese, ma anche sugli utenti e non possono prescindere dalla garanzia della qualità e della sicurezza delle prestazioni per concorrere efficacemente alla sicurezza della circolazione stradale e alla riduzione degli incidenti.
ANARA Confartigianato, CNA Autoriparazione, Casartigiani Autoriparazione auspicano, pertanto, di essere convocate con urgenza dal Ministero Infrastrutture e Trasporti per ottenere risposte concrete, affinché il settore possa essere legittimamente coinvolto nella definizione delle questioni ancora irrisolte e nella fase attuativa del decreto di recepimento della direttiva revisioni e nella stesura dei provvedimenti attuativi che disciplineranno le singole materie.