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Cima

No agli sms alla guida, Nencini: “Ci siamo quasi”

No agli sms alla guida, Nencini: “Ci siamo quasi”

| il 06, Lug 2017

Approvato ieri in Commissione trasporti l’inasprimento delle pene per chi usa dispositivi elettronici alla guida delle automobili. Lo annuncia su Facebook il Vice ministro Riccardo Nencini.

“Ci siamo quasi”. Questo è stato il commento del Vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini, che ieri sulla propria pagina Facebook ha annunciato il passaggio nella IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati dell’inasprimento delle misure per chi utilizza smartphone, tablet o altri apparecchi elettronici quando alla guida dell’automobile. Il pugno di ferro consiste nel raddoppio delle sanzioni attualmente previste per i trasgressori. La normativa vigente si rifà all’articolo 173 del Codice della Strada, e risale al 1992 (con una prima modifica apportata nel 2003).

Allo stato attuale le misure previste contro questa categoria di indisciplinati consistono in una multa di 161 euro (che in caso di pagamento entro cinque giorni si ridurrebbe del 30%, raggiungendo i 112,70 euro) e nella decurtazione dalla propria patente di cinque punti. La sospensione della patente, da uno a tre mesi, scatta esclusivamente nel caso di reiterazione dell’infrazione nel corso di un biennio. Il testo approvato ieri in Commissione e di cui si attende ora il passaggio in Parlamento prevede invece la sospensione della patente da due a sei mesi e la decurtazione di dieci punti dal documento di guida del trasgressore. Unasca, anche considerata la vastità di questa cattiva abitudine da parte dei guidatori, concorda con l’inasprimento delle pene, una risposta a quella che si sta consolidando sempre più come un’emergenza sulle strade italiane.

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