IVA e Patenti di categoria “A”: lettera inviata ai Presidenti di Camera e Senato e ai Ministri dei Trasporti e delle Finanze
unasca | il 25, Feb 2020
Dopo il grande stupore che abbiamo dovuto rilevare come – per la seconda volta, dopo averlo
già fatto con la Risoluzione 79/E, applicativa della Sentenza UE – l’Agenzia delle
Entrate, ha scelto di dare un’interpretazione al di fuori del recente provvedimento di legge, pubblichiamo integralmente la lettera congiunta che Unasca e Confarca hanno inviato venerdì ai Presidenti di Camera e Senato e ai Ministri dei Trasporti e delle Finanze in merito alle interpretazioni relative all’applicazione dell’IVA sulle patenti di categoria A e comunque a prestazioni didattiche “non professionali”.
La forte richiesta sottoposta alle competenti Autorità in indirizzo è rivolta alla presa d’atto:
- della correttezza e veridicità di quanto deciso nella norma sull’assoggettamento ad IVA, in via esclusiva, dei corsi legati alle sole patenti B e C1;
- dell’inopportunità sociale e della ininfluenza economica derivanti dall’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate;
- della necessità di ribadire gerarchia istituzionale e competenza costituzionale nei processi di formazione ed approvazione delle leggi;
- dell’opportunità di preservare la giustizia tributaria e quella ordinaria da un evitabile carico di lavoro, finalizzato alla contestazione di importi complessivamente non apprezzabili nell’ottica del Bilancio dello Stato
Lettera UNASCA-CONFARCA 20022020 IVA e Patenti di categoria A a seguito della Legge 157-19