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Cima

Autotrasporto: alla ricerca di revisioni e conducenti

Autotrasporto: alla ricerca di revisioni e conducenti

| il 26, Feb 2021

Tecnici per le revisioni, esaminatori per il conseguimento delle patenti; anche professionali. L’autotrasporto non riesce a esprimere il suo potenziale strategico e Unasca, assieme alla Federazione Autotrasportatori Italiani e al Settore Trasporti di Confcommercio iniziano a elaborare una strategia comune. Primo passo, l’incontro di venerdì 26 febbraio, con Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole, Francesco Osquino, Vicesegretario nazionale Studi, Giancarlo Sangalli, componente della Segreteria nazionale Studi, Davide Falteri, della Segreteria nazionale Autoscuole e presidente del Consorzio Global, Andrea Manfron, Segretario generale FAI Federazione Autotrasportatori Italiani, e Enrico Zavi, Responsabile settore Trasporti Confcommercio.

Sul tavolo telematico di lavoro, si è discusso della penalizzazione che le numericamente insufficienti revisioni provocano agli autotrasportatori, soprattutto quelli che effettuano trasporti internazionali. Inoltre, la mancata revisione è un problema di sicurezza stradale. Il problema è dato dalla mancanza di tecnici, anche privati, abilitati ad effettuare la revisioni. In questo sistema è stata riconosciuta centrale la professionalità rappresentata dagli Studi di consulenza automobilistica che oltre ad essere soggetti garanti, in quanto terzi, effettuano una verifica amministrativa preventiva in fase di revisione.

Nei prossimi tavoli di lavoro si discuterà di Documento Unico, in particolare l’opportunità di verificare, in fase di immatricolazione o passaggio di proprietà dei veicoli “con titolo”, la permanenza dei requisiti di accesso alla professione. Questo per evitare distorsioni del mercato e concorrenza sleale. Altro tema su cui fare sistema è l’impatto sulle imprese del nuovo Reg. 1055/2020 UE in tema di autotrasporto, noto come “Pacchetto mobilità”.

Per le Autoscuole, è stata ribadita la necessità di fare fronte comune per l’individuazione della nuova figura professionale dell’esaminatore, anche privati se il Ministero non sarà in grado di soddisfare le richieste di rilascio patenti professionali. Infine, allo studio forme di collaborazione per incrementare il numero di persone che conseguono la patente professionale, in modo da superare il divario tra fabbisogno delle imprese di trasporto e logistica e le persone in possesso di patenti professionali e abilitazioni.

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