Anfia: a novembre mercato auto +4,9%
ilTergicristallo.it | il 16, Dic 2014
Ci sono tutti gli elementi per confermare una previsione di chiusura d’anno positiva, attorno a 1.356.000 unità immatricolate
Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a novembre il mercato italiano dell’auto totalizza 107.965 immatricolazioni, il 4,9% in più rispetto a novembre dello scorso anno. Nei primi undici mesi del 2014, i volumi immatricolati si attestano a 1.267.517 unità, il 4,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.
“Segno positivo anche a novembre per il mercato italiano dell’auto, nonostante il rallentamento dei ritmi di crescita rispetto al mese precedente – ha commentato Roberto Vavassori, presidente di ANFIA. Dopo un primo semestre in rialzo del 3,5%, e un terzo trimestre a +4%, il bimestre ottobre-novembre ha superato del 7,4% le immatricolazioni totalizzate nello stesso bimestre di un anno fa. Ci sono tutti gli elementi per confermare una previsione di chiusura d’anno positiva, attorno a 1.356.000 unità immatricolate, circa 50.000 in più rispetto al 2013, volumi non distanti da quelli del 1979 (1.397.0391 unità), ovvero di 35 anni fa. Un contributo alla piccola ripresa dei consumi a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi, potrebbe derivare anche dalla diminuzione dei prezzi dei carburanti, incominciata lo scorso agosto e tuttora in atto – ha proseguito Vavassori. Tra luglio e ottobre, la riduzione del prezzo medio mensile è del 2,9% per la benzina, del 2,6% per il gasolio e del 2,5% per il GPL.
Continua, tuttavia, a crescere l’incidenza fiscale sui prezzi di carburanti, nel mese di ottobre pari 60,8% sul prezzo alla pompa per la benzina, del 56,9% su quello del gasolio e del 37,7% sul prezzo del GPL. Un fenomeno, questo, che limita gli effetti positivi del calo del prezzo del petrolio nel nostro Paese rispetto ad altri Paesi europei. In conclusione, sottolineiamo che secondo ISTAT, nel 2013, il 16,1% della spesa media mensile delle famiglie italiane è stata destinata ai trasporti, terza voce del bilancio famigliare dopo l’abitazione (39,9%) e gli alimentari (19,5%), una voce importante, dunque, che merita la giusta attenzione da parte delle istituzioni, specialmente nell’attuale fase di perdita di potere d’acquisto per le famiglie stesse. All’interno di questa voce di spesa, l’auto occupa un posto non marginale, se si considera che quasi tre quarti degli occupati sopra i 15 anni, nello stesso anno, l’hanno utilizzata abitualmente per recarsi al lavoro, come unico mezzo o abbinato ad un altro, specialmente fuori dall’ambito urbano, dove non sempre esiste una valida alternativa al mezzo privato”.
Secondo dati preliminari, come già nei due mesi precedenti, anche a novembre il mercato delle autovetture ad alimentazione alternativa supera il 18% di quota e registra un incremento di quasi il 23% rispetto a novembre 2013. Le vetture a GPL e metano registrano, nel mese, aumenti del 30% e del 13,6% rispettivamente, con quote pari al 10,5% nel primo caso e 6% nel secondo.
La quota delle auto eco-friendly sfiora il 15,9% nel cumulato da inizio anno, superando, in termini di volumi, il livello dell’intero 2013. L’andamento delle vendite è migliorato nella seconda parte dell’anno, passando dal 14,4% di quota nel 1° semestre, al 18% medio nei 5 mesi successivi. Nei primi 11 mesi dell’anno, le vetture a GPL detengono una quota del 9% e le vetture a metano del 5,2%. Le vetture ibride/elettriche, infine, risultano in crescita del 15% nel mese del 43% nel cumulato. In aumento anche le immatricolazioni di vetture diesel, che raggiungono la quota del 55,4 nel mese e del 55,3% nel cumulato. In calo, al contrario, i modelli a benzina, che rappresentano, nel cumulato, meno di un terzo del mercato (29%). Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a novembre 2014 gli ordini sono circa 120.000, l’11% in più rispetto a novembre 2013. Nei primi 11 mesi del 2014, gli ordini sfiorano 1.280.000 unità, il 6,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.
Un contributo alla piccola ripresa dei consumi a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi, potrebbe derivare anche dalla diminuzione dei prezzi dei carburanti