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Cima

Autoscuole, da fine aprile pratiche online per esami patente

Autoscuole, da fine aprile pratiche online per esami patente

| il 03, Apr 2020

Prepararsi al dopo coronavirus, si può e UNASCA sta già lavorando con una serie di proposte presentate al Capo dipartimento Speranzina Di Matteo dal Segretario nazionale Autoscuole Emilio Patella. Il carnet delle proposte è ampio, dalle proroghe per i fogli rosa in scadenza alle guide certificate, da un “tagliando” ai corsi per le cqc a una maggiore digitalizzazione dell’intero processo di prenotazione degli esami. Dall’aggiornamento degli esaminatori al reclutamento stesso degli insegnanti istruttori; professione in cui UNASCA crede e che va resa interessante per i giovani.

Il Ministero è già al lavoro per rivedere alcuni processi che saranno pronti nelle prossime settimane. Anzitutto per il rilascio della carta di qualificazione del conducente a fine corso o del duplicato, non ci si dovrà recare negli uffici provinciali, ma si domicilierà la patente presso gli utenti o nelle autoscuole stesse. In secondo luogo, si sta lavorando alla presentazione online di tutte le pratiche patenti. Procedura su sui l’Associazione insiste almeno dal 2014. «Per la fine di aprile, dovrebbe essere possibile fare tutto online senza doversi recare alla Motorizzazione. Noi dobbiamo ora spostarci il meno possibile non solo per motivi sanitari, ma anche e soprattutto per dedicarci alla didattica che è la nostra mission», ha detto Emilio Patella venerdì 3 aprile durante la diretta Facebook agli Associati.

In terzo luogo, si è chiesto al Ministero di prevedere un’ulteriore proroga per i fogli rosa, che eviti l’effetto “tappo” di tutti quelli in scadenza al ripristino delle attività degli esami. Mentre, per i riporti vi è la notizia che sia in preparazione una circolare.  «Per la proroga, è meglio ragionare su singoli fogli rosa anziché su date complessive con cui rischiamo un effetto cumulo. Se invece ogni foglio rosa viene esteso come validità di ulteriori tre mesi, e quindi va a valere nove mesi, noi abbiamo tutto il tempo di affrontare la situazione allievo per allievo programmando la formazione. Perché il problema non è presentare gli allievi all’esame, ma prepararli in modo adeguato perché superino l’esame e poi circolino in sicurezza» ha aggiunto Patella.

Per quanto riguarda le cqc, va affrontato il problema dei corsi di formazione periodica oltre a quelli della formazione iniziale. La proroga della validità probabilmente non basterà, UNASCA perciò ha proposto di estenderla al 31 dicembre. Mentre per trovare una soluzione ai corsi interrotti per l’emergenza coronavirus, la Segreteria nazionale Autoscuole ha scelto di sposare la proposta fatta dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto che prevede per chi ha maturato il 70 per cento delle presenze ai corsi di formazione che gli sia riconosciuto l’attestato, mentre per chi ha potuto frequentare solo il 30 o il 20 per cento delle lezioni, il corso riprenderà con lo sblocco delle attività didattiche.

UNASCA ha chiesto di approfittare di questo tempo in più di fermo, per ripensare e rimodulare alcuni decreti ministeriali sperimentati negli anni e che hanno bisogno di un qualche aggiornamento. Tre in particolare. Primo, il decreto sulla formazione iniziale e periodica degli insegnanti istruttori. Le autoscuole hanno bisogno di un ricambio generazionale tra gli istruttori, professione verso la quale è difficile avvicinare i giovani. «Noi crediamo che questa professione abbia un futuro, ma abbiamo bisogno di forze giovani. Oggi il decreto dice che si può accedere alla professione a 21 anni, ma di fatto devono essere 23 se non 24 perché si deve essere in possesso di tutte le patenti di categoria superiore. Ma è già tardi. Noi abbiamo bisogno di intercettare le persone molto prima», sostiene Patella.

Secondo, la formazione iniziale e periodica della cqc: sia per rendere più snelle le procedure, magari prendendo spunto dai territori dove è più veloce per essere estesa a tutto il territorio nazionale: già oggi permette di segnalare l’inizio del corso le presenze e le assenze, compresa la stampa degli attestati direttamente nelle autoscuole senza recarsi in Motorizzazione. Infine, ma non per questo meno importante, il decreto delle guide certificate. «Dopo otto anni di procedura, è il caso di fare il punto della situazione e capire cosa c’è da modificare» ha concluso Patella.

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