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Cima

Chieti, UNASCA dà il via all’Operazione trasparenza

Chieti, UNASCA dà il via all’Operazione trasparenza

| il 02, Gen 2019

Quando si è certi di agire nella legalità, quando non c’è nulla da nascondere, si può anche esibire un tesserino. Nessuno lo richiede, è UNASCA a proporlo. Accade a Chieti, dove la Segreteria provinciale degli Studi di consulenza automobilistica ha lanciato, d’intesa con la Motorizzazione civile, una “Operazione trasparenza” per i professionisti che si presentano agli sportelli della Pubblica amministrazione.

«L’Operazione trasparenza – spiega Gilberto Negretti, Segretario provinciale Studi di Chieti -, consiste nell’esibizione di un cartellino con il nome del titolare, del socio o di un collaboratore o di un semplice incaricato che agisce per conto di uno Studio di consulenza, cui corrisponde un nome in un registro delle persone autorizzate a presentarsi per motivi professionali negli uffici della Motorizzazione o della Provincia per conto delle nostre imprese. Pur non previsto dalle normative, abbiamo voluto proporre noi per primi l’esibizione del cartellino all’Amministrazione pubblica, per dare un segnale di trasparenza e per evitare gli accessi a persone non autorizzate. Anche l’elenco dei nominativi l’abbiamo fornito noi».

A Chieti, UNASCA non ha proposto solo l’Operazione trasparenza. Grazie a un buon rapporto con l’ingegner Nino Mario Presutti, direttore della Motorizzazione civile, si è consolidata da tempo l’abitudine a fare il tagliando semestrale alla burocrazia. «Abbiamo incontri semestrali – prosegue Negretti – per aggiornarci sul tavolo tecnico che abbiamo aperto con la Motorizzazione, così come con le altre amministrazioni con cui quotidianamente ci rapportiamo. Servono per capire se le proposte fatte e condivise siano poi tradotte in pratica; se servano dei correttivi o se nel frattempo siano sorte altre criticità. Lo spirito è sempre collaborativo, di confronto».

I frutti si vedono nei tempi di risposta delle pratiche, che a Chieti rimangono nei termini delle disposizioni ministeriali. «Con le nazionalizzazioni – spiega Negretti – riusciamo a stare nelle tempistiche ragionevoli: nella media dei 6/8 giorni di risposta, senza sforare i limiti previsti. Merito anche del gran lavoro dei funzionari. Per i collaudi e le revisioni, l’ingegner Presutti spesso ha raddoppiato le sedute o autorizzato criteri di urgenza, soprattutto per le revisioni dei mezzi pesanti, pur di venire incontro alle esigenze dell’utenza e nonostante la carenza di personale in servizio. E rimaniamo entro i 30 giorni. Va detto che in Motorizzazione sanno di aver a che fare con un’Associazione credibile sul territorio e questo permette di raccogliere i frutti della fiducia che si è instaurata negli anni».

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