Diktat di Bruxelles: “La patente di guida italiana non riporta con sufficiente chiarezza le limitazioni alla guida”
unasca | il 13, Mar 2018
La patente di guida italiana sarebbe poco chiara e in particolare non riporterebbe con sufficiente chiarezza le eventuali limitazioni alla guida del titolare del documento.
La patente rosa rilasciata dalla Repubblica italiana non va bene. A dirlo è l’Unione Europea, che tramite la Commissione ha inviato oggi a Roma una lettera di costituzione in mora, il primo passo verso l’apertura della procedura d’infrazione. Il motivo? La patente di guida italiana sarebbe poco chiara e in particolare non riporterebbe con sufficiente chiarezza le eventuali limitazioni alla guida del titolare del documento. L’Italia, tuttavia, non è l’unico Stato membro delle reprimende di Bruxelles. Insieme a noi sono stati raggiunti da lettere analoghe altri tre Paesi: Germania, Lettonia e Paesi Bassi. I quattro governi “pizzicati” in fallo ora hanno a disposizione due mesi per rispondere ai rilievi della Commissione Ue: “In caso contrario Bruxelles potrà decidere di inviare un parere motivato, il passaggio precedente al deferimento alla Corte di Giustizia”, si legge nella lettera. L’Italia e gli altri tre Stati dovranno adeguarsi alla direttiva 2006/126/CE, che impone di riportare chiaramente sulla licenza di guida tutte le informazioni relative alle limitazioni alla guida, come l’obbligo di portare gli occhiali o le lenti a contatto. Così come sono per l’Europa non vanno bene.