Forlì: Motorizzazione si cercano soluzioni per la riorganizzazione
ilTergicristallo.it | il 19, Dic 2016
Le varie sollecitazioni hanno trovato la disponibilità alla discussione da parte del Ministero dei Trasporti e della Prefettura di Forlì-Cesena, che ha organizzato un incontro con gli interlocutori per affrontare la questione e verificare la possibilità di diverse soluzioni in grado di poter riportare il servizio alla normalità
Si cercano possibili soluzioni in merito alla riorganizzazione delle sedi della Motorizzazione Civile di Forlì-Cesena. Sindacati e associazioni di categoria ed alcuni sindaci, tra cui quello di Bagno di Romagna Marco Baccini, hanno raccolto le sollecitazioni di alcune famiglie al fine di riportare la situazione alla normalità, quantomeno nel medio periodo. In particolare, la manovra di concentrazione delle due sedi territoriali (Cesena e Forlì) nell’unica sede di Cesena, rientrante in un’azione di spending review, ha trovato il dissenso dei dipendenti della Motorizzazione Civile, i quali hanno deciso (come forma di protesta) di non effettuare ore di lavoro straordinario, con cui sino ad oggi garantivano, tra gli altri servizi, lo svolgimento degli esami di guida presso le sedi periferiche delle Scuola Guida abilitate. Le varie sollecitazioni hanno trovato la disponibilità alla discussione da parte del Ministero dei Trasporti e della Prefettura di Forlì-Cesena, che ha organizzato un incontro con gli interlocutori intervenuti sul tema per affrontare la questione e verificare la possibilità di diverse soluzioni in grado di poter riportare il servizio alla normalità. Ciò che è emerso dalla concertazione tra tutte le parti coinvolte, ognuna delle quali ha rappresentato le ragioni delle proprie posizioni ed esigenze, rappresenta un passo in avanti nella gestione di una manovra che altrimenti avrebbe un concreto impatto sociale ed economico sul territorio. “L’ipotesi condivisa – dichiara Baccini – è quella di allungare il periodo di dismissione della sede di Forlì sino al termine contrattuale della locazione dell’immobile, di proprietà privata, per consentire così una riorganizzazione dei servizi più ponderata, ciò che consentirebbe la cessazione della fase di agitazione da parte dei sindacati e dei dipendenti della Motorizzazione, che tornerebbero a svolgere anche quei servizi sui territori periferici che oggi sono stati sospesi”.