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Cima

Incidenti mortali a Roma nel 2018: aumentati del 20 per cento

Incidenti mortali a Roma nel 2018: aumentati del 20 per cento

| il 15, Mar 2018

Emergenza incidenti mortali, strade come trappole e vittime sull’asfalto in continuo aumento: a Roma gli incidenti da codice rosso schizzano alle stelle

Emergenza incidenti stradali nella Capitale: strade insanguinate per il boom di morti causati dagli scontri. A marzo, Roma conta più decessi sull’asfalto che Parigi e Berlino in un anno intero. Tra la sera di martedì e la mattina di mercoledì, già due persone hanno perso la vita sulle strade romane. Un ragazzo portoghese di 31 anni è morto dopo essersi schiantato con una moto Honda contro un muro, nelle vicinanze del Circolo dei Canottieri Aniene. Poco prima delle 10 di mattina, invece, due camion e un’auto si sono tamponati sul GRA, all’altezza dello svincolo per Terranova, e il conducente della Fiesta ha perso la vita, rimanendo incastrato nelle lamiere della vettura. Questi sono solo due esempi di ciò che giornalmente succede per le strade della Capitale, che tra buche, scarsa illuminazione e guida pericolosa di residenti e turisti rischiano di diventare una trappola mortale non solo per motociclisti e automobilisti, ma anche e soprattutto per i pedoni.

Secondo i dati del ministero dell’Interno, sono diminuiti gli incidenti meno gravi, ma sono aumentati del 12% quelli con feriti coinvolti e del 20% gli scontri mortali. “Numeri da guerra che Roma non può accettare – ha sottolineato il presidente M5s della commissione capitolina Mobilità, Enrico Stefàno -, già a marzo abbiamo raggiunto il numero totale di morti di Parigi o Berlino, che arrivano a 30-40 morti l’anno”. La commissione capitolina ha discusso dell’emergenza e ha parlato delle possibili soluzioni per diminuire il dato allarmante dei decessi. In piano c’è il potenziamento della visibilità degli attraversamenti pedonali più pericolosi della città. Il Comune di Roma ha fatto richiesta alla Polizia locale per sapere quali sono le aree maggiormente coinvolte.   Per far diminuire gli scontri, il Campidoglio punta però soprattutto a una guida più responsabile da parte degli automobilisti “facendo un discorso con la Polizia locale per la riduzione della velocità delle automobili, aumentando i controlli, ma anche intervenendo sulla cultura e sull’informazione già nelle scuole”, spiega Stefàno, ricordando che anche incentivare il trasporto pubblico a discapito di quello privato, è fondamentale per una pianificazione a lungo termine. Contro i pirati della strada che non rispettano i limiti imposti, il Campidoglio intende mettere in campo una flotta di autovelox, affittando i macchinari necessari. Gli autovelox mobili, come ammette Paolo Fedele, vicedirettore del Gruppo Pronto intervento Traffico della Polizia Locale di Roma Capitale, sono appena 20.

“Sul fronte della viabilità, Roma è una giungla dove regna l’anarchia più totale – afferma il presidente di Codacons Carlo Rienzi – I limiti di velocità vengono costantemente ignorati e sulle principali arterie le auto sfrecciano a velocità sostenute; l’uso del telefonino alla guida è un malcostume diffuso nella Capitale e raramente viene punito; la sosta selvaggia, poi, incrementa i problemi al traffico alimentando i sinistri. Per non parlare delle strisce pedonali, spesso invisibili e alla base di investimenti a volte mortali, o delle buche sull’asfalto, che fanno crescere in modo pauroso il numero di incidenti a Roma”. Secondo Codacons, insomma, la responsabilità dell’aumento delle morti su strada è da ricercarsi proprio negli scarsi controlli. Per questo l’associazione per i diritti del consumatore ha annunciato che presenterà istanza d’accesso al Comune per conoscere i turni della Polizia Municipale e il numero di agenti assegnati al controllo delle strade. “L’unica soluzione per ridurre il record di morti sull’asfalto della capitale è spostare i vigili dagli uffici alla strada, incrementando il numero di contravvenzioni e l’attività di vigilanza”, conclude Rienzi.

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