Incidenti Stradali in Italia nel 2023: diminuiscono le vittime ma aumentano i feriti e gli incidenti stradali
unasca | il 25, Lug 2024
Nel 2023, la sicurezza stradale in Italia ha visto un lieve miglioramento nel numero delle vittime degli incidenti rispetto all’anno 2022, accompagnato da un leggero aumento degli incidenti e dei feriti. Secondo il rapporto ACI-ISTAT (in allegato), si sono verificati 166.525 incidenti (+0,4% rispetto all’anno precedente), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%).
Da una prima analisi generale, che il nostro Centro Studi Cesare Ferrari approfondirà nei particolari per tutti gli associati Unasca, le principali cause di incidenti stradali nel 2023 sono state la distrazione alla guida (33.144 incidenti, 15,1% del totale), il mancato rispetto della precedenza o dei semafori (28.389 incidenti, 12,9%) e la velocità eccessiva (18.524 incidenti, 8,4%).
Le fasce di età più colpite sono state gli uomini tra i 20-29 anni e i 45-49 anni, e le donne oltre i 55 anni. Particolarmente preoccupante è stato l’aumento delle vittime tra i bambini di 5-9 anni. Gli anziani hanno rappresentato un’altra categoria vulnerabile, con un aumento del 23,6% delle vittime tra i 75 e i 79 anni. Anche i feriti tra gli anziani sono in aumento rispetto al 2022.I dati del 2023 evidenziano ancora la necessità di interventi mirati per migliorare la sicurezza sulle strade, soprattutto nella formazione adeguata e nella capacità di tutti gli utenti della strada.
La prevenzione degli incidenti dovrà focalizzarsi sempre più sulla riduzione della distrazione alla guida, sul rispetto delle precedenze e sul controllo della velocità.
Ecco perché la sicurezza stradale deve passare obbligatoriamente attraverso una formazione professionale ed adeguata in Autoscuola degli utenti della strada, in particolare sulla prevenzione e sulla capacità di affrontare le situazioni di pericolo durante la circolazione. Solo così possiamo sperare di rispettare il PNSS 2030 e aumentare la consapevolezza dei futuri conducenti, per arrivare alla Vision Zero, grazie al nostro prezioso ed indispensabile contributo.
Andrea Onori