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lunedì 16, settembre 2024

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Cima

Intervista della redazione all’onorevole Andrea Caroppo, Componente IX Commissione Trasporti

Intervista della redazione all’onorevole Andrea Caroppo, Componente IX Commissione Trasporti

Onorevole Caroppo, può spiegarci in dettaglio come il fenomeno dei corsi teorici per le patenti di guida svolti illegalmente da remoto sta danneggino la sicurezza stradale?

I corsi teorici per il conseguimento della patente di guida erogati online rischiano di mettere in serio pericolo la sicurezza stradale. Questo perché non garantiscono una formazione adeguata e cucita su misura sulle esigenze dei corsisti. Impartire lezioni soltanto da remoto significa condividere informazioni standardizzate e generalizzate, senza la possibilità di verificare la costante preparazione dei corsisti e, quindi, pianare le eventuali lacune.

In riferimento alla sua interrogazione, quali azioni concrete ritiene che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti debba intraprendere per contrastare efficacemente queste pratiche irregolari e garantire il rispetto della normativa sulla formazione professionale in autoscuola?

Abbiamo diverse strade da poter intraprendente per contrastare queste pratiche fraudolente. Anzitutto, dovremmo aggiornare sulla base delle ultime novità tecnologiche la normativa vigente in materia che risale al 1995. Inoltre, a nostro favore gioca anche la normativa europea. Il recente Regolamento europeo sui servizi digitali (DSA), infatti, ha sancito l’obbligo per le piattaforme di rimozione immediata dei contenuti illegali. Tra gli strumenti messi a disposizione, figura il sistema di “segnalatori attendibili” con cui è possibile individuare e segnalare siti e pagine web con contenuti illegali. Credo che sia importante collaborare con AGCM e con le associazioni di categoria per rafforzare il meccanismo di segnalazione a tutela dei cittadini e delle autoscuole. Ciò che è vietato offline deve essere vietato online e noi garantiremo che questo principio venga rispettato.

Quali sono le implicazioni per le autoscuole italiane nel dover competere con società che offrono corsi online e APP per la sola soluzione dei quiz, per carpire spesso le informazioni personali dei giovani, e come questa situazione influisce sulla qualità della formazione dei nuovi conducenti?

Il dilagare dei corsi online per il conseguimento della patente incide negativamente a livello economico sulle autoscuole che devono far fronte a numerosi obblighi concernenti l’allestimento delle aule, il materiale didattico, la capacità finanziaria e i corsi di aggiornamento per il personale. Non possiamo consentire che chi lavora in regola sopportando oneri di notevole entità per garantire una formazione completa sia danneggiato da quanti agiscono in frode alla legge. A farne le spese non sono solo le autoscuole in regola ma anche i cittadini che, attirati da un forte ribasso dei prezzi, frequentano corsi che non sono in grado di fornire una preparazione adeguata.

Le associazioni di categoria hanno riportato questa problematica agli organi competenti. Quali risposte o azioni sono state intraprese finora dal Governo o dalle autorità competenti in merito a questa situazione?

La risposta del Ministero è stata utile perché ha chiarito che i corsi online per il conseguimento della patente di guida sono illegittimi e illegali. Sono soddisfatto che il Ministero su mia sollecitazione abbia ribadito e garantito il massimo impegno nel contrasto di queste pratiche fraudolente con le tutele e le sanzioni previste dalla normativa vigente.

Ritiene che l’attuale normativa sia sufficiente per affrontare il problema o ritiene necessario introdurre nuove leggi o modifiche regolamentari per garantire una formazione adeguata dei futuri conducenti?

L’attuale normativa è senz’altro utile ma deve fare i conti con le ultime novità tecnologiche. Il decreto del 1995, infatti, è tarato sul vecchio mondo, quando c’era un esercizio abusivo della professione in locali fisici. Oggi con l’avvento di internet e dei social network, gli strumenti a disposizione delle Province e delle Città Metropolitane per contrastare queste pratiche non sono incisivi. Per questo motivo, dobbiamo rendere la normativa al passo coi tempi per tutelare utenti della strada e autoscuole. Garantire una formazione di ottimo livello ai futuri conducenti significa assicurare maggiore sicurezza stradale, perché evita condotte imprudenti e pericolose. Per far questo, dopo l’estate chiederò un incontro al Ministero per svolgere un azione di coordinamento incisiva.

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