Modena: auricolare per truffare all’esame della patente
ilTergicristallo.it | il 15, Ott 2014
La webcam era installata accanto al bottone della camicia e l’auricolare era conficcato in maniera discreta nell’orecchio.
Il cellulare legato con lo scotch alla caviglia, fermato dal calzino. E la trasmittente fissata alla spalla con altro scotch. Un informatore dell’Fbi non poteva far meglio. Eppure i funzionari della Motorizzazione hanno ormai l’occhio per chi ci prova a passare il test con i quiz per la patente e una di loro ha notato quel giovane pakistano. Che infatti, come ha scoperto la polizia stradale, riceveva le risposte da un italiano su un’auto ferma nel parcheggio esterno. L’ennesimo caso di patente “scippata” (e quindi di un potenziale pericolo mortale ambulante sulle strade) è stato smascherato dalla Motorizzazione civile con la polizia stradale di Modena venerdì scorso.
L’ennesimo caso di patente “scippata” è stato smascherato dalla Motorizzazione civile con la polizia stradale di Modena venerdì scorso.
È poi scattata la denuncia per concorso in falso ideologico. Nei guai è finito un 22enne pakistano residente a Carpi e in regola con il permesso di soggiorno: Mohamed A. L’ultimo di una serie di pakistani che negli ultimi mesi ci hanno provato anche facendosi sostituire da connazionali esperti che a pagamento (da 300 a 500 euro) risolvono la “grana” dei quiz per chi ignora il codice della strada.
Questo giovane è stato individuato e portato in una stanzina. Sotto la camicia aveva la complicata apparecchiatura che permetteva al suggeritore di legge le domande senza che il candidato proferisse parola e al candidato di ricevere la risposta secca all’auricolare. La polizia ha cercato di acciuffare il suggeritore, un italiano, e non c’è riuscita. Ma ha il suo numero di cellulare.