Patenti: dopo la corruzione a Como, nuovo scandalo ad Ancona
unasca | il 17, Lug 2017
La squadra gudiziaria del Compartimento Polizia Stradale delle Marche ha scoperto un giro di patenti marocchine e tunisine. Alcuni avevano la patente del proprio paese d’origine mentre altri guidavano senza aver mai superato l’esame di guida. Un giro nazionale il cui tramite era un marocchino residente a Rovigo e identificato dagli investigatori come il dominus della catena di contraffazione.
E’ ancora scandalo, è ancora corruzione. Dopo la notizia che la Provinciale di Como ha tolto la licenza a tre autoscuole coinvolte nell’indagine per corruzione e falso nella Motorizzazione di Como, arriva la notizia che la Polizia Stradale di Ancona ha stroncato un traffico di patenti false, denunciando 94 persone, i tiolari dei documenti, e l’ideatore del raggiro, un italo marocchino residente a Rovigo già noto alle forze dell’ordine. Per ogni patente incassava dai 1.800 ai 2.500 euro, spesso consegnava la patente solo al termine dei pagamenti che a volte venivano anche rateizzati. Il caso è emerso dopo che 94 marocchini e tunisini hanno presentato in tre scuole guida doriche, la documentazione per la conversione dei documenti ottenuti in patria. Ma in diversi casi era falsificata la data di residenza in Italia, per entrare nei parametri, altre volte il documento originale risultava contraffatto o addirittura mai conseguito. La pm Irene Billotta della Procura di Ancona ha ottenuto in sequestro di tutte le patenti, italiane e africane, e ha denunciato le persone coinvolte.