“Patenti facili” colpisce Manduria: 66 indagati
ilTergicristallo.it | il 22, Mar 2016
66 indagati per falso, corruzione e accesso ad attività telematiche, tra cui un funzionario MC di Taranto e un ex titolare di scuola guida. Scoperto dall’operazione “Patenti facili” un giro di documenti falsi, che sfruttava la collaborazione dei due truffatori.
L’operazione “Patenti facili”, condotta dai carabinieri di Manduria, ha portato alla scoperta di un largo giro di patenti false. Ad essere indagati per falso, corruzione e accesso ad attività telematiche oggi sono 66 individui, tra cui anche un funzionario della Motorizzazione Civile di Taranto e l’ex titolare di una scuola guida.
I due uomini hanno rispettivamente ricevuto una misura interdittiva di sospensione dall’incarico e una notifica di sospensione dall’esercizio dell’attività. Accusati di concorso continuato in corruzione, accesso abusivo a sistema informatico o telematico e falsità ideologica, secondo gli inquirenti avrebbero costruito un sistema truffaldino che permetteva di far rilasciare o rinnovare agli uffici della MC di Taranto patenti e certificazioni CQC, senza che vi fossero però i necessari presupposti di legge.
Le indagini riguardano numerosi illeciti avvenuti nel 2014, per ognuno dei quali i due uomini avrebbero percepito compensi dai 250 ai 3.800 euro. Dagli accertamenti effettuati sono stati confermati 62 inserimenti fraudolenti nel sistema informatico della Mototorizzazione, che il funzionario avrebbe basato su una serie di dati falsi relativi a patenti estere convertite in italiane e a corsi di formazione mai frequentati.
Particolarmente grave è il quadro rivelato dall’indagine riguardo le patenti abilitanti alla guida di mezzi pesanti o di trasporto persone a titolo professionale: quattro degli indagati infatti, presentando i certificati fasulli, sarebbero entrati nelle graduatorie di alcuni concorsi pubblici per il ruolo di autista di autobus in aziende municipalizzate della regione Puglia.
Nel mentre che le indagini proseguono, per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri individui nel giro di patenti false, tutti gli indagati hanno visto revocati i titoli acquisiti, con l’obbligo di sostenere i regolari esami per poter tornare ad avere un certificato di guida.