Piacenza: tentativo di truffa per ottenere la patente di guida
ilTergicristallo.it | il 15, Mar 2016
L’uomo, di origine extracomunitarie, voleva farsi suggerire le risposte tramite un auricolare. Mirco Grassi, Consigliere Regionale Unasca: c’è bisogno di norme più severe.
È di questi giorni la notizia dell’ennesimo tentativo di truffa ai danni della Motorizzazione Civile per ottenere la patente di guida con l’ausilio di un auricolare e di un suggeritore. È successo a Piacenza, dove la Polizia Stradale e il personale della Motorizzazione hanno fermato un cittadino indiano, S. D., che durante il quiz teorico aveva richiesto e ottenuto il supporto audio previsto per chi ha difficoltà nella comprensione della lingua italiana.
Durante i dovuti controlli l’uomo è stato scoperto a nascondere nella manica del giubbino un telefono cellulare che, collegato ad un secondo auricolare wireless, gli permetteva di comunicare con un complice al di fuori dell’aula. Il candidato ha visto quindi il proprio test invalidato e gli apparecchi elettronici sequestrati, venendo inoltre segnalato per il reato di tentata truffa in concorso con una o più persone allo stato ignote.
“Ritengo che situazioni del genere siano molto gravi – ha spiegato Mirco Grassi, Consigliere Provinciale Unasca – Qui c’è gente che, se non viene presa in tempo, finisce per guidare un mezzo senza conoscere il Codice della Strada, e dunque mettendo a rischio la sicurezza della circolazione. Bisognerebbe introdurre una norma secondo la quale chi viene pescato ad aggirare l’esame non può più conseguire la patente di guida per i successivi cinque anni. Sarebbe un vero deterrente”.
“Bisognerebbe introdurre una norma secondo la quale chi viene pescato ad aggirare l’esame non può più conseguire la patente di guida per i successivi cinque anni”.