Sulla strada guardiamo avanti, non il cellulare
unasca | il 14, Set 2015
Dovizioso e Iannone testimonial per la seconda edizione della campagna #guardaavanti
Al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che si è appena concluso è stata presentata la seconda edizione del progetto Ducati e Tim #guardaavanti, la campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani per contrastare l’uso improprio del cellulare alla guida. La nuova fase della campagna, che ha ottenuto il patrocinio dell’Asaps – Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale – prevede concrete azioni di sensibilizzazione e consapevolezza che verranno portate su strada direttamente dagli studenti italiani coinvolti. I ragazzi, infatti, chiederanno agli automobilisti e ai motociclisti fermi agli incroci di spegnere il cellulare o usare il bluetooth o gli auricolari. Le “incursioni” diventeranno poi il materiale per un pubblicità progresso per il web. “Noi piloti corriamo cercando sempre di guardare avanti, di superare noi stessi, ma siamo anche sempre
consci dei nostri limiti – ha dichiarato Andrea Dovizioso – Quando si guida una moto bisogna avere
padronanza del mezzo, concentrazione sul percorso e consapevolezza che non ci siamo solo noi, soprattutto se siamo in strada e non in pista. In strada una qualsiasi distrazione può avere delle conseguenze, quindi dobbiamo avere il massimo rispetto per chi incontriamo. Lo scopo del progetto #guardaavanti è anche questo”. Andrea Iannone ha aggiunto: “Il mio messaggio a tutti i giovani, e ne ho incontrati tanti in questo anno di #guardaavanti, è che quando si è alla guida, soprattutto di una moto, bisogna imparare a conoscerla. In gara noi guardiamo la pista e basta. Bisogna fare lo stesso in strada, perché usare il cellulare ci porta via riflessi e velocità di reagire agli imprevisti. La tecnologia ci rende liberi, ma allo stesso tempo diventa più importante conoscere gli strumenti che abbiamo a disposizione. Bisogna essere sempre piloti consapevoli”.
Quando si guida una moto bisogna avere padronanza del mezzo, concentrazione sul percorso e consapevolezza che non ci siamo solo noi, soprattutto se siamo in strada e non in pista
In gara noi guardiamo la pista e basta. Bisogna fare lo stesso in strada, perché usare il cellulare ci porta via riflessi e velocità di reagire agli imprevisti. La tecnologia ci rende liberi, ma allo stesso tempo diventa più importante conoscere gli strumenti che abbiamo a disposizione