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Cima

Tornano i controlli sul confine tra Austria e Italia

Tornano i controlli sul confine tra Austria e Italia

| il 18, Feb 2016

Si teme per disagi e rallentamenti nel trasporto merci con conseguenti rincari sui commerci

Il Governo austriaco, per limitare il flusso di profughi, ha previsto l’attivazione di un sistema di presidi sui valichi di frontiera con l’Italia di Tarvisio, Brennero e Resia: i presidi saranno 12 e prevederanno controlli su autoveicoli e treni; al Brennero ci sarà una corsia con annessa recinzione per i controlli alle persone e alle merci. Si teme per un rallentamento dello scorrimento dei veicoli, anche se ancora non è chiaro in che misura il provvedimento influirà sugli scambi commerciali. Secondo il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Maurizio Torreggiani, il provvedimento è una minaccia per l’economia della Pianura Padana e anche Unioncamere Veneto sottolinea la preoccupazione per le pesanti ripercussioni sull’economia regionale. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere Veneto, il valico alpino più importante per dimensione di flussi traffico merci verso il Veneto è infatti il Brennero con 41 milioni di tonnellate nel 2014 (pari al 20% dell’intero traffico transalpino), dopo il quale vi è il Gottardo con 24,4 milioni di tonnellate. Ad attraversare il Brennero sono circa 2 milioni di veicoli pesanti su gomma (29 milioni di tonnellate) e 120 treni (12 milioni di tonnellate) al giorno: rispettivamente il 70% e il 30% del traffico merci. Il ripristino dei controlli alle frontiere rischia di provocare code e ritardi, con un aumento dei tempi di percorrenza e quindi dei costi di trasporto delle merci a discapito delle aziende, con conseguente aumento di costi.

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