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Un augurio per il 2017 che rinnovi la nostra forza

Un augurio per il 2017 che rinnovi la nostra forza

| il 16, gen 2017

Un anno passato a tutelare gli interessi della categoria contro le disfunzioni di alcune Amministrazioni, ribadendo a gran voce che questo Paese ha bisogno di dare nuovo impulso al settore e al mercato.

Mi tocca l’ultimo editoriale dell’anno. Una chiusura simbolica che gioco forza deve sintetizzare avvenimenti e attività che hanno interessato ognuno di noi. Partiamo dalle cose semplici: Unasca ha continuato a battere il chiodo su alcuni argomenti che per noi sono fondamentali da sempre. La semplificazione su tutti. È ormai chiaro che tanti sono i detrattori di norme che hanno l’obiettivo di semplificare la vita ai cittadini, come è chiaro che esista chi vuole relegare il nostro lavoro di studio di consulenza ad un mero ruolo di passacarte in barba alle conquiste storiche del nostro settore. Unasca che di queste istanze è portavoce per le tante, tantissime aziende la cui sopravvivenza è messa letteralmente a rischio, ma anche per i milioni di utenti che non possono più sopportare lo spreco di denaro pubblico, continua e continuerà a ribadire a gran voce che questo Paese ha bisogno di riforme strutturali per dare un impulso nuovo al settore e al mercato e per allinearsi a quell’Europa che in molti citano e che evidentemente pochi conoscono. E ovviamente mi riferisco al doppio registro automobilistico, caso eclatante di sovrastruttura amministrativa. Ma voglio anche far riferimento alle procedure semplific@uto che hanno aumentato i costi per i cittadini e contro le quali Unasca ha vinto il ricorso al Tar, in attesa ora della sentenza del Consiglio di Stato prevista a mesi. Dopo 13 anni di battaglie giudiziarie, la corte di Appello ha ribaltato la sentenza vinta da UNASCA in primo grado sulla vicenda dei costi RID che ACI applicava dal 2003 ad ogni transazione giornaliera di chiusura dello STA, tant’è che ACI dal 2011 ha sospeso gli addebiti dei costi del RID.

Un anno passato a tutelare gli interessi della categoria contro le disfunzioni di alcune Amministrazioni, da ultimo anche della Motorizzazione, data la strutturale carenza di personale degli uffici pubblici le cui criticità si riversano inevitabilmente sugli operatori professionali e sui cittadini.

E ora la parte difficile: bravi. Bravi a tutti Voi che nonostante l’impasse della Cosa Pubblica continuate ad esserci, continuate a svolgere con vera professionalità il vostro lavoro, sopperendo alle carenze, investendo sulle persone e sulla tecnologia. Bravi a tutti Voi che ogni giorno dimostrate che esiste un mondo professionale che non abdica ai suoi doveri, che crede in un futuro migliore del settore, di tutta la categoria e del Paese. Bravi a tutti Voi che ogni giorno date un contributo nuovo ed efficace alla nostra Segreteria, che non vi fate scoraggiare a beneficio non solo delle nostre imprese, ma di tutti i cittadini che quotidianamente ci prendono come punto di riferimento.

Perché non era facile, dopo tutto, continuare a crederci. Perché abbiamo salutato amici e compagni di questo lungo viaggio con la tristezza di chi ha perso un pezzo di cuore, ma anche grazie a Voi abbiamo continuato il cammino carichi di responsabilità e senso del dovere.

Bravi al Centro Studi Cesare Ferrari e al gruppo Sermetra, figli di Unasca e veri e propri epicentri di servizi: l’uno per l’incessante lavoro sulla formazione professionale, leva necessaria per l’aggiornamento e per la qualità del lavoro di ognuno di noi, l’altro per la capacità di offrire ai soci consortili e agli associati Unasca strumenti d’avanguardia capaci di affermarci in un mercato sempre più concorrenziale, complicato e digitale.

Il prossimo anno Unasca compirà 50 anni. Se da mezzo secolo ci siamo è merito, certo, di alcune persone che ci hanno accompagnato per tutto questo tempo, ma è anche e soprattutto merito vostro che ogni giorno ci date la forza e il sostegno per rappresentare la categoria.
Un augurio, quindi, a tutti noi: perché il 2017 possa essere non solo un momento di giusta celebrazione per ricordare la nostra storia, ma anche perché ciò serva a ridare forza al nostro messaggio. Noi ci siamo. Sempre.

Yvonne Guarnerio
Segretario Nazionale Settore Studi di Consulenza

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