Varese: revisioni false 57 persone rinviate a giudizio
unasca | il 29, Giu 2017
Nel secondo troncone della maxi indagine che ha coinvolto la Motorizzazione di Varese sono 97 gli indagati
Complessivamente quasi 200 persone. Complessivamente oltre 50 anni di condanne in rito abbreviato. Sono i numeri del secondo troncone relativo alla maxi indagine che ha coinvolto gli allora vertici della Motorizzazione Civile di Varese accusati, insieme ai titolari di alcune agenzie di pratiche auto, di aver intascato mazzette per certificare revisioni fantasma. E permettere la circolazione a mezzi magari vecchi di 40 anni che non avrebbero altrimenti mai avuto il permesso di poter viaggiare su strada. e’ di un paio di giorni fa il rinvio a giudizio di 57 persone e 10 gli indagati per i quali il gup ha disposto il non luogo a procedere. In cinque anni d’attesa prima delle svolgimento dell’udienza preliminare, infine, due degli indagati sono morti. E quindi, ovviamente, stralciati dal procedimento.
Nel 2014 erano arrivate le condanne relative al primo filone d’inchiesta: in tutto pene complessive (in primo grado) per un ammontare complessivo di oltre 80 anni. In questa prima tornata erano finiti anche i quattro, tra dipendenti e funzionari della Motorizzazione Civile varesina, considerati dall’accusa il vertice del sistema. Ovvero Alessio Biason, ingegnere di 40 anni, Carmine Tomeo, ingegnere di 50 anni, Giuseppe Pacifico, ingegnere di 52 anni, e l’ausiliario Fedele Riva di 54 anni. Biason è stato condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi. Riva era stato condannato a 2 anni e 10 mesi. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Pacifico e Tomei erano invece stati rinviati a giudizio. Nel secondo troncone si annoverano invece la quasi totalità dei giostrai coinvolti. L’accusa era di corruzione: in sintesi hanno pagato per bypassare una revisione impossibile altrimenti da superare. Nella maggior parte dei casi, si tratta dei mezzi utilizzati dai giostrai per spostare da un luogo all’altro interi Luna Park.