ilTergicristallo.it | il 18, Feb 2015

L’andamento dei principali mercati europei a gennaio 2015

L’ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ha diffuso gli ultimi dossier realizzati dall’area Studi e Statistiche sull’andamento dei principali mercati europei, confrontandoli con alcuni protagonisti a livello internazionale. Dall’analisi emerge che il 2015 è iniziato complessivamente in modo positivo per quanto riguarda i Paesi dell’Unione europea, con una crescita del mercato auto del 6,2% rispetto a gennaio 2014, registrando 1.028.760 nuove immatricolazioni di autovetture.

I 5 “major market” (Germania, UK, Francia, Italia e Spagna) registrano un incremento del 7,7%, con quasi 51mila vendite in più dello stesso mese nel 2014, anche se in linea di massima, fatta eccezione per il Regno Unito, questi risultati sono ancora al di sotto dei volumi record registrati nel 2007 (Italia e Spagna sono ancora inferiori di oltre il 45% rispetto al 2007).

In Italia, dopo un lungo periodo di negatività, il mercato 2014 si è chiuso con un incremento del 4,3% rispetto al 2013, grazie al contributo forte del comparto noleggio, con quasi 27.600 nuove immatricolazioni

Nello specifico, la Germania ha avuto una crescita del 2,6%, con un peso del 50,6% delle vetture diesel su tutto il mercato. In Francia è stato registrato un incremento del 6,2% e i marchi francesi occupano il 55,9% dell’intero mercato, in leggera flessione (-0,1%). La Spagna segna un +27,5%, 17° rialzo consecutivo e, per questo mese, il più alto degli ultimi 20 anni, grazie anche all’efficacia dei Plan Pive proposti dal Governo Spagnolo. Il Regno Unito registra un +6,7%, il miglior volume di vendita per il mese di gennaio dal 2007. Fiat 500 è ancora al 9° posto nella classifica delle top ten. In Italia, dopo un lungo periodo di negatività, il mercato 2014 si è chiuso con un incremento del 4,3% rispetto al 2013, grazie al contributo forte del comparto noleggio, con quasi 27.600 nuove immatricolazioni. Anche le auto ad alimentazione alternativa iniziano bene, con un + 20%. Il portafoglio ordini è in crescita dell’8,8%. Il calo del prezzo sul carburante non ha riscontrato, per ora, significative conseguenze in quanto le imposte non sono calate di molto, e l’incidenza fiscale continua a pesare sul prezzo finale.

Per maggiori informazioni sui dati statistici sopra citati, si rimanda alla sezione news del sito web ANFIA. Clicca qui per accedere