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Cima

Friuli Venezia Giulia: quali scenari con il trasferimento del Servizio Motorizzazione alla Regione?

Friuli Venezia Giulia: quali scenari con il trasferimento del Servizio Motorizzazione alla Regione?

| il 21, Set 2015

Riordino degli enti locali e cambiamento nei servizi di Motorizzazione in Regione: l’Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro e l’incaricato regionale UNASCA per gli Studi di consulenza automobilistica, Francesco Osquino si sono incontrati e confrontati su queste recenti trasformazioni operative  

La Regione Friuli Venezia Giulia con Decreto Legislativo 111 del 1 aprile 2004 ha acquisito dallo Stato le competenze del servizio motorizzazione che ha poi traferito alle quattro Province di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste. Tali competenze con l’abolizione delle Province e a seguito del riordino degli enti locali stabilito dalla Legge Regionale 12 dicembre 2014 n.26, verranno assunte direttamente dalla Regione, causando un ulteriore cambiamento nei servizi.

Francesco Osquino per Unasca ha evidenziato l’importanza di individuare un coordinamento tra le quattro Province in quanto attualmente vi sono diverse difformità nel territorio regionale sulle modalità operative, sui diritti che vengono richiesti agli utenti e sui servizi erogati. Risulta quindi necessario creare una governance unitaria che punti ad una reale omogeneità regionale.

La regione deve inoltre confrontarsi con i cambiamenti a livello nazionale: attualmente il Ministero dei Trasporti sta operando importanti trasformazioni a livello centrale, sia organizzative, ma anche informatizzando procedure e semplificando prassi burocratiche che nella  regione friulana non trovano applicazione, è evidente che serve un cambiamento incisivo per poter rimanere al passo con i cambiamenti. Se la questione non viene messa in agenda al più presto si rischia che la specialità del Friuli Venezia Giulia diventi un ostacolo per imprese e cittadini. Osquino ha poi chiesto di fare chiarezza su quale Ente sarà deputato al rilascio delle autorizzazioni ex Legge 264/91 per egli Studi di Consulenza Automobilistica, chi effettuerà la vigilanza sul loro operato, tutti argomenti non presenti sulla Legge Regionale 26 del 12 dicembre 2014 che tratta il riordino degli enti locali.

Infine,  risulta importante comprendere quali scenari si apriranno con il trasferimento del Servizio Motorizzazione alla Regione, si tratterà di un’unica Motorizzazione regionale con sedi periferiche oppure ci saranno delle motorizzazioni  a capo di due macro province? Per gli Studi di consulenza si apriranno scenari di mercato diversi in base al territorio di competenza individuato dalla Regione.  Da parte dell’UNASCA, ci sarà massima collaborazione in questa fase di cambiamento rimanendo a disposizione per un dialogo con Regione e Uffici preposti. L’Assessore Santoro ha sottolineato come la vicenda debba essere vista sotto due aspetti distinti: da un lato vi è la riorganizzazione del servizio motorizzazione che passerà in capo alla Regione (tra le altre cose questo servizio sarà uno dei primi ad essere trasferiti e quindi si inizierà in questi mesi ad affrontare la questione); dall’altro rimane aperta una discussione con il Ministero per capire se la Regione abbia le risorse necessarie per la gestione del Servizio. In Commissione paritetica Stato-Regione c’è stato un dibattito piuttosto acceso relativamente al mancato introito dei diritti motorizzazione dovuto ad un cambio di modalità di incasso operato a proprio favore dal Ministero dei Trasporti. Di sicuro il tema “motorizzazione” nei prossimi mesi sarà valutato con particolare attenzione per comprendere quali saranno gli scenari futuri sia nel panorama regionale, ma, a questo punto, anche in quello nazionale.

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