Patenti facili: il commento del Segretario Nazionale Patella
unasca | il 11, Ott 2016
L’ennesimo episodio di corruzione sul mondo della patente spinge Unasca a dissociarsi da certi illeciti che vanno stroncati e condannati perché da sempre la legalità è la cifra che distingue il lavoro dell’Associazione
Si è chiuso ieri pomeriggio il processo sulle patenti facili di Firenze. Undici i condannati tra titolari di autoscuole, dipendenti della Motorizzazione Civile e medici oculisti, accusati a vario titolo di corruzione, falso in atto pubblico, truffa aggravata ai danni dello Stato, accesso abusivo a sistemi informatici. E’ l’ennesimo scandalo che, inevitabilmente, ci porta ad un commento su un’altra grande inchiesta che in questi giorni ha coinvolto le Motorizzazioni di Treviso, Padova e Venezia, per un giro d’affari annuo di oltre 600mila euro, smantellando un’organizzazione che da anni consentiva il conseguimento fraudolento della patente di guida a italiani e stranieri attraverso la falsificazione di centinaia di esami teorici. Il Segretario Nazionale Autoscuole Emilio Patella commenta così l’episodio che coinvolge due associati Unasca, Umberto Cavasin e Ugo Chiapatti “le cui accuse – dice Patella – sono gravissime, Unasca aspetta gli sviluppi giudiziari. Trasparenza e legalità – prosegue Patella sono da sempre le battaglie prioritarie di Unasca, condanniamo e ci dissociamo dai comportamenti illegali di questi titolari di autoscuole. In caso di condanna definitiva, Cavasin e Chiapatti verranno espulsi dall’associazione” e tendendo la mano agli inquirenti, il Segretario Patella conclude “siamo disponibili a collaborare con le autorità per stroncare gli illeciti”.