Vietato attraversare usando il cellulare: nuova legge alle Hawaii
unasca | il 31, Lug 2017
Secondo le statistiche del Consiglio Nazionale di sicurezza Usa (National Safety Council), per l’uso dello smartphone mentre si cammina, sono stati registrati 11mila incidenti negli Usa tra il 2000 e il 2011. Secondo il New York Times, sono numerosi anche gli incidenti tra pedone e pedone.
Le Hawaii vietano il cellulare per strada. Honolulu, infatti, la città più grande delle Hawaii, ha deciso di vietare di scrivere o leggere messaggi sul proprio smartphone mentre si attraversa la strada. Il bando entrerà in vigore il 25 ottobre punta a ridurre il numero di feriti e morti da quel fenomeno che viene definiti «camminare distrattamente». L’intento, nobile, è quello ridurre gli incidenti causati dalla disattenzione dei pedoni che spesso camminano a capo chino sullo smartphone per messaggiare, controllare Facebook, giocare o leggere. “Abbiamo la nomea di città con il maggior numero di pedoni investiti sulle strisce”, ha dichiarato Kirk Cladwell, primo cittadino di Honolulu, alla stampa. L’Isola diventa il primo Stato Usa a utilizzare le maniere forti per contrastare questi tipi di incidenti. La multa prevista non è molto salata (va da un minimo di 15 a un massimo di 99 dollari in caso di comportamento recidivo). Una somma che il primo cittadino si augura sia sufficiente per convincere i pedoni a cambiare le proprie abitudini.
Secondo le statistiche del Consiglio Nazionale di sicurezza Usa (National Safety Council), per l’uso dello smartphone mentre si cammina, sono stati registrati 11mila incidenti negli Usa tra il 2000 e il 2011. Secondo il New York Times, sono numerosi anche gli incidenti tra pedone e pedone. La legge, però, ha suscitato polemiche nella minoranza cittadina. Secondo il giornale The Indipendent, l’opposizione ha detto che potrebbe trattarsi di «over legislation». Infatti, il consigliere Ernie Martin ha dichiarato alla Cnn che «ci sono questioni più urgenti» da affrontare a Honolulu e che una campagna di sensibilizzazione pubblica lanciata sui social media sarebbe probabilmente più efficace nell’arginare il problema.