Arezzo: protesta delle autoscuole contro un esaminatore “maleducato e irrispettoso”
unasca | il 14, Nov 2017
Non si tratta di una critica nel merito delle decisioni che assume, ma dell’atteggiamento: i responsabili delle autoscuole parlano di ripetute offese ai candidati e agli stessi istruttori che li accompagnano.
Protestano le autoscuole Jolly della Provincia di Arezzo. Protestano contro un esaminatore che, secondo quanto denunciato anche in una lettera alla Motorizzazione, terrebbe atteggiamenti maleducati durante l’esame. Una forma di protesta che vede, compatta, l’adesione delle autoscuole aderenti al Consorzio Jolly di tutta la Provincia di Arezzo: 23 aziende con oltre 40 sedi all’interno delle quali operano, tra titolari e dipendenti, quasi 70 addetti. Di fatto questo significa che non si faranno esami di scuola guida, di teoria o di pratica, nelle autoscuole del Valdarno e della provincia di Arezzo, finché a giudicare i candidati sarà questo esaminatore. “Vogliamo segnalare come la sua condotta, in sede di esami, si caratterizzi in modo troppo frequente per il mancato rispetto degli elementari principi deontologici con profili di maleducazione, scarso rispetto, e carenza di professionalità sia nei confronti degli allievi che di noi operatori”, hanno scritto le autoscuole in una lettera indirizzata alle Motorizzazioni civili della Toscana e di Roma, alla Provincia di Arezzo e all’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli. “Desideriamo segnalare e denunciare la situazione di notevole disagio che si è venuta a creare, all’interno del territorio provinciale di Arezzo, nell’ambito delle sessioni di esame per il rilascio delle patenti di guida. Tale situazione è legata ai comportamenti tenuti in tali sedi dall’esaminatore in questione, che viene spesso incaricato dello svolgimento delle sessioni di esami con allievi delle nostre scuole”, spiegano le autoscuole. Non si tratta di una critica nel merito delle decisioni che assume, ma dell’atteggiamento: i responsabili delle aziende parlano di ripetute offese ai candidati e agli stessi istruttori che li accompagnano.