Drogometro a caccia di sballati: a Pesaro casi triplicati nei primi otto mesi del 2018
ilTergicristallo.it | il 12, Set 2018
Il bilancio è per forza di cose parziale: dall’inizio dell’anno tra Pesaro e Urbino la Polizia Stradale ha ritirato 15 patenti dopo aver accertato l’assunzione di sostanze stupefacenti. Il triplo, rispetto allo stesso periodo del 2017. Obiettivo raggiunto grazie ai controlli effettuati con il “Drogometro”, strumento che funziona come un alcoltest e permette di rilevare con il tampone salivare se una persona ha assunto stupefacenti.
Si tratta di un test che scova in meno di dieci minuti tracce di oppiacei, cannabinoidi, cocaina, anfetamine e metanfetamine e che la Polizia effettua sugli automobilisti con la presenza di un medico in una sorta di clinica mobile. L’utilizzo del “Drogometro” sulle strade italiane è iniziato nel 2017, con una direttiva del Ministero dell’Interno del 21 luglio ed è stata intesa come un mezzo di contrasto agli incidenti stradali, sebbene non vi sia un protocollo preciso e un limite fissato per legge, come per l’alcoltest, di sostanza presente nel sangue. L’apparecchio, infatti, è tarato dal costruttore. Alcuni legali hanno contestato l’uso di questo strumento di prevenzione, che tuttavia non ha registrato falsi positivi.
Sempre nel Pesarese, su un totale di 500 incidenti rilevati sulle strade della provincia, 119 (il 24%) nel corso del 2018 sono invece riconducibili all’assunzione di alcolici. Mentre sono 165 i verbali della Polstrada elevati per l’utilizzo del cellulare al volante, in calo rispetto ai 282 del 2017.