Burocrazia leggera per fare ripartire le Autoscuole
unasca | il 10, Apr 2020
«Pubblicato il Decreto Liquidità, ma il rischio è di annegare nella burocrazia» dice il Segretario nazionale Autoscuole UNASCA Emilio Patella. Nell’appuntamento del venerdì in diretta Facebook con gli Associati, Patella ha riassunto le azioni intraprese dal Governo a sostengo delle imprese e come il Parlamento abbia finora recepito le istanze della categoria per poter dare una prospettiva concreta quando si potrà riaprire. Il lockdown continua oltre il 13 aprile, lo impongono le sacrosante ragioni di carattere sanitario. Certezze non ce ne sono, se non un ennesimo rinvio delle scadenze fiscali e, d’altra parte, la necessaria programmazione e l’accesso al credito per le nostre aziende al momento della riapertura. Questioni che saranno approfondite in ambiente digitale con il fiscalista Massimo Corsaro.
«Ad oggi – riassume il Segretario nazionale delle Autoscuole UNASCA –, cosa abbiamo che ci riguarda? Molto poco e quel poco è soffocato dal mare della burocrazia. Lo sapevamo anche prima del coronavirus e ora ne abbiamo conferma in maniera drammatica. Dopo un mese e oltre di blocco delle nostre attività, abbiamo la speranza di accedere a un bonus di 600 euro. Alcuni sono riusciti a entrare nella piattaforma e a concludere l’inserimento dei dati, mentre altri sono ancora alle prese con Pin e altri strumenti cervellotici. Di fatto, oggi, nessuno in Italia ha ancora percepito i famosi 600 euro del mese di marzo e non ci sono nemmeno le prospettive che si vadano a percepire nei prossimi giorni».
Il Parlamento lavora poco, a causa della pandemia. Ma l’Associazione ha presentato degli emendamenti, alcuni in un’azione congiunta con altre forze sociali. «In particolare – continua Patella – uno di questi prevede di estendere il bonus al mese di aprile e di portarlo a 800 euro. Abbiamo chiesto di estenderlo anche ai soci d’azienda e ai collaboratori familiari che fanno parte dell’impresa che hanno comunque una posizione Inps. Sembra un emendamento che possa essere accettato, così come quello che estende la detrazione fiscale per il pagamento dell’affitto non soltanto agli immobili classificati C1 ma anche alle altre classi che noi utilizziamo per le attività commerciali e professionali. Capitolo Cassa integrazione in deroga, anche qui pochissimi sono riusciti finora a entrare nelle varie piattaforme regionali. Sono uscite già tre circolari dell’Inps che hanno prodotto spesso e volentieri interpretazioni cervellotiche e che cambiano da regione a regione. Insomma, ancora burocrazia. Avremo modo di capire in che direzione stanno andando i lavori parlamentari dopo la pausa della Pasqua. Ma il problema principale ora è di prospettiva economica. Quando riapriremo, non avremo liquidità; se non attingendo a risparmi o patrimonio privato. Non tutti sono in grado di farlo. Penso a chi ha iniziato questa attività da poco, penso a chi ha un’attività che era già sulla soglia della sopravvivenza e aveva preso la bastonata dall’introduzione dell’IVA. Le Autoscuole sono passate da una disgrazia all’altra».