Bari, il convegno: Autoscuole pronte alla nuova mobilità sostenibile
unasca | il 21, Dic 2021
La mobilità è cambiata, Unasca cambia la cultura della mobilità. Ultimo incontro delle Autoscuole sui territori per il 2021, domenica 19 dicembre, per il Convegno dedicato alla “Digitalizzazione e transizione ecologica” organizzato dalle Autoscuole Unasca di Puglia e Basilicata, a Bari, ci sono il Presidente Antonio Datri, il Segretario nazionale Emilio Patella e il suo Vice Andrea Onori. Moderati dal coordinatore interregionale Remo Pavone, costruiscono una prospettiva sul settore gli ospiti Domenico De Santis, Vice Capo di Gabinetto della Regione Puglia, che ha ricordato gli importanti sostegni economici regionali per il settore colpito dalle chiusure del 2020; Pietro Marturano, direttore UMC di Brindisi, Lecce e Taranto; Gaetano Servedio, direttore UMC di Salerno; Giampaolo Monaco, direttore commerciale di Sermetra Net Service, che ha illustrato le nuove modalità di pagamento i diritti di motorizzazione per le operazioni amministrative dei documenti dei conducenti, e Andrea Mingolla fondatore e amministratore delegato di Finanziamenti Puglia, a disposizione delle Autoscuole. Volkswagen Zentrum Bari ha illustrato i nuovi modelli green della casa di Wolfsburg.
“Normative, opportunità e strumento per il futuro delle Autoscuole” è stata l’occasione per ribadire, con gli Associati pugliesi e lucani, il ruolo che i formatori dell’educazione stradale hanno nell’epoca della più profonda trasformazione della mobilità, così come la si conosceva legata al motore endotermico. Le Autoscuole sono parte fondamentale per il rispetto e il raggiungimento dei cinque pilastri della mobilità sostenibile: la sicurezza, la tutela della salute delle persone, la tutela dell’ambiente, finalità di coesione sociale, finalità di sostenibilità economica.
Lo sottolinea nel suo messaggio di saluto, la Viceministra al MIMS Teresa Bellanova, che riconosce alle Autoscuole «un ruolo nevralgico nel campo della mobilità» e sulla cui collaborazione confida «per affermare il modello di mobilità sostenibile» cui oggi, le fa eco il Vicesegretario nazionale Onori, si deve rispondere «con una formazione culturale e tecnica dei conducenti, in particolare nell’autotrasporto e per la conduzione e la conoscenza dei veicoli innovativi, soprattutto per i giovani».
La transizione ecologica chiede una nuova mobilità. La nuova mobilità chiede una formazione aggiornata, che trasmetta consapevolezza delle nuove priorità, quale la tutela dell’ambiente, e di come i veicoli e la tecnologia di cui oggi sono dotati, ne siano uno dei punti cardine. «Le autoscuole avranno un futuro solo cogliendo l’opportunità di essere parte integrante ed attiva di una trasformazione culturale dei conducenti e se utilizzeranno strumenti digitali e veicoli innovativi», ha ribadito il Segretario nazionale Patella.