Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

sabato 23, Novembre 2024

Torna in su

Cima

Una questione di numeri

Una questione di numeri

Una questione di numeri

Molti di noi vivono ancora in una dimensione remota, ricordando con nostalgia i “mitici anni Sessanta”, durati fino ai primi anni Settanta, quando milioni di italiani hanno iniziato a circolare su strada con veicoli a motore, e quindi ad avere la necessità di conseguire la patente. In questo avvio di massa verso la motorizzazione, le autoscuole hanno svolto un compito fondamentale, insegnando la guida a persone di ogni età, provenienti da Regioni diverse e da ambienti diversi, città, campagna, ecc.
Per alcuni decenni abbiamo vissuto sull’onda lunga di quello sviluppo incredibile della nostra società, anche se l’insegnamento alla guida andava sempre più indirizzandosi verso i giovani.
Poi sono arrivati gli stranieri, con lingue, culture e abitudini diverse e le autoscuole, con l’aiuto di editori e software house, si sono inventate linguaggi e sistemi didattici per risolvere i problemi, investendo energie e risorse in un nuovo segmento di mercato. Oggi i numeri sono diversi e ancora diverso deve essere il nostro approccio. Le statistiche ci dicono che negli ultimi anni il numero delle prove di esame è diminuito in modo impressionante, tra l’altro in un contesto di esami sempre più complessi, quindi si presume con maggior numero di respinti. Negli ultimi 3 anni il numero candidati idonei per la patente di guida per ogni autoscuola è passato da 133 a 102. Nel 1994 sono nati in Italia 536.665 bambini; posto che tutti facciano la patente vuol dire che ad ogni autoscuola ( tot. 7064) ne “spettano” circa 76.
È ovvio che con un bacino di utenza di questo genere non è possibile che una azienda viva, in particolare in questo momento di crisi economica e di contrazione dei prezzi. E pensare che qualcuno ha pensato e pensa ancora di “liberalizzare” ulteriormente il settore. Alcuni colleghi pensano di superare questa situazione offrendo prezzi scontatissimi, con la chiara intenzione di far morire i concorrenti e accaparrarsi nuovi clienti. A nostro avviso, oltre che scorretta ai fini della concorrenza, questa è una visione che non porta benefici, abbassa il livello della qualità e spesso confina con illegalità e lavoro nero. In questi mesi, nei vari convegni, abbiamo cercato di suggerire soluzioni: aumentare la professionalità per essere pronti a conquistare nuovi mercati (non più solo chi deve conseguire la patente, ma anche chi è già titolare di patente) coniugando la nostra esigenza con il bisogno di maggior sicurezza sulle strade, conquistarci un ruolo di educatori stradali a tutto campo, a partire dalle scuole, preparare meglio e più a fondo i candidati. Nei prossimi mesi Unasca avanzerà anche proposte alla politica che vanno in questa direzione: formazione permanente per la sicurezza stradale.
Nel contempo le autoscuole debbono lavorare in sinergia, utilizzando l’Associazione per le politiche generali e i Consorzi per riorganizzare il parco veicolare, le attrezzature necessarie, e razionalizzare il numero e l’ubicazione delle varie aziende sul territorio. Stanno nascendo fusioni e collaborazioni tra aziende, allo scopo di ridurre le spese, razionalizzare gli investimenti, utilizzare al meglio il personale, dare maggiore visibilità, garantire migliori servizi. A nostro avviso sono fenomeni interessanti che occorre osservare e su cui occorre riflettere. Da ultimo è fondamentale, Unasca lo dice da tempo e con voce forte, insistere e pretendere legalità. I nostri peggiori nemici sono coloro, spesso colleghi, che raggirano le regole, ricorrono all’inganno e alla corruzione per ottenere gli stessi risultati che a noi costano investimenti e sacrifici. Per questo motivo chiediamo controlli seri, vogliamo l’introduzione della scatola nera per le esercitazioni e gli esami, chiediamo che chi non rispetta le regole venga escluso dal nostro mondo; non può essere considerato un educatore colui che ricorre all’illegalità.
Emilio Patella

Segretario Nazionale Autoscuole

Loading ...