Verso il 5 Ottobre
unasca | il 30, Set 2013
un progetto di riassetto societario
Nel corso dell’Assemblea Generale 2012, con una mozione passata all’unanimità, i Soci Sermetra chiedevano al Consiglio di Amministrazione di studiare una soluzione alternativa alla forma consortile. Dopo un anno di lavori, lo scorso 20 aprile, veniva presentato un progetto di riassetto societario che l’Assemblea Straordinaria del 5 ottobre dovrà concretizzare. In queste pagine, abbiamo intervistato il Presidente del Gruppo Luca Andreoli.
Quali sono gli obiettivi del progetto?
Gli obiettivi sono chiari e lineari: abbassare i costi e dare la possibilità all’Agenzia di offrire più servizi. Sono le due cose che hanno spinto la mozione e che tutti i Soci richiedono in un momento come quello attuale, ovvero aumentare il business con servizi nuovi e, al contempo, contenere le spese fisse.
Obiettivi che l’attuale forma consortile non consente di perseguire?
Non a pieno. Per i limiti delle finalità unicamente mutualistiche, la forma societaria consortile non è sufficiente per rispondere alle attuali necessità. Un’azienda è come un bambino: o cresce o muore. La consortile deve pervenire ogni anno al pareggio di bilancio e non può, neanche volendo, distribuire eventuali utili realizzati dalle controllate Sermetra Net e Assistance, che rappresentano l’anima commerciale del Gruppo e che sono in forte sviluppo.
Cosa prevede l’operazione?
Dopo molti mesi di studio e una consultazione approfondita con l’Associazione di Categoria e molti dei nostri Soci, abbiamo presentato il progetto lo scorso 20 aprile in occasione dell’Assemblea annuale. Nuovamente, i Soci hanno manifestato unanime apprezzamento dando il “via libera” affinché fosse organizzata un’Assemblea Straordinaria, condizione necessaria per il varo definitivo.
L’operazione prevede il mantenimento di una Consortile, più snella e garante della Rete, e la creazione di una Holding, che controllerà le Società Sermetra Net Service e Assistance. Due realtà connesse e interdipendenti: una con funzioni mutualistiche, l’altra con la flessibilità richiesta dal mercato e la vena commerciale per generare nuovi business. Ogni Socio possederà un’azione della Consortile e una quota della Holding.
Con una Holding vedremo, quindi, Società più attive sul mercato?
L’obiettivo è quello di valorizzare gli asset costruiti in anni di sforzi. La Net Service e la Assistance saranno più libere di intercettare partner industriali e finanziari. Gli investimenti non saranno più fatti dai Soci ma reperiti sul mercato. Non solo, la Holding ci consentirà, laddove necessario, di creare nuove Società ad hoc, per rendere operativi nuovi servizi e opportunità. Un esempio su tutti potrebbe essere quello di una Payment Institution, tema sempre più importante legato alla liberalizzazione del mercato dei pagamenti e alla diffusione dei pagamenti con moneta elettronica.
Che ruolo avranno nella Holding i Soci attuali?
Nel modello individuato, gli attuali Soci Sermetra avranno lo status di Soci Fondatori e, come tali, potranno beneficiare di importanti vantaggi. Innanzitutto avranno il controllo della Società: sono, infatti, previsti criteri specifici che renderanno fortemente antieconomica la scalata della Holding da parte di realtà ostili; i Soci fondatori nomineranno sempre la maggioranza degli Amministratori; avranno il diritto di prelazione sulle quote poste in vendita da altri Soci; potranno accedere a maggiori dividendi e avranno potere di veto sulle proposte di modifiche allo Statuto della Holding. Teniamo fortemente a tutti questi vantaggi: i Soci hanno investito e creduto in Sermetra e questi sforzi devono essere ripagati con privilegi assoluti.
Qual è il prossimo passo?
Il grande entusiasmo con cui è stato accolto il progetto durante la scorsa Assemblea, ci ha spinti ad andare avanti speditamente e a convocare un’Assemblea Straordinaria per il prossimo 5 ottobre. Il progetto potrà essere attuato solo con un terzo dei voti favorevoli di tutti i Soci, espressi nel corso di questo evento.
E’ perciò fondamentale la presenza di quanti più Soci possibile. Chi era presente ad Aprile, ha capito l’importanza e la vitalità della riorganizzazione. Ora c’è bisogno della presenza. Quel giorno, a Roma. In gioco c’è probabilmente una parte del nostro futuro. Ho fiducia in questo progetto, perché può aprire nuove opportunità per tutti noi. E questa fiducia contagia e travolge tutti quelli che ne vengono a contatto.
Pubblicato sul numero 09/2013 del magazine Il Tergicristallo