Gli studenti rinunciano al patentino per lo scooter, causa cambio della normativa. Stefano Starnoni e Fabio Maset misurano il flop: si occupano di pratiche auto e scuola guida e hanno il polso dell’inversione di tendenza. «Prima del decreto legislativo 59 del 2011 almeno 300 studenti quattordicenni e quindicenni partecipavano ai corsi tenuti dalle scuole per il patentino dello scooter – ha ricordato Starnoni -. Dopo l’entrata in vigore della nuova normativa, i corsi sono in gestione alle autoscuole e costano da 500 a 800 euro: sono rare le richieste». Chi vuole guidare un motorino e una minicar deve sottoporsi a un esame come per la guida di un’auto. E’ una delle tante novità della normativa che ridisegna le regole per ottenere la licenza di guida. La scuola guida nelle superiori è finita e il certificato di idoneità alla guida di ciclomotore, cioè il patentino, è stato sostituito dalla patente Am: per 50 centimetri cubi di cilindrata serve una patente vera e propria. Può essere presa a 14 anni (per la guida all’estero sono 16 anni) e, per ottenerla, si deve sostenere un esame identico a quello per la patente A. Inoltre, in caso di sospensione della licenza di guida per infrazioni, i ragazzini sullo scooter devono sottoporsi alla revisione. La preparazione alla prova teorica per il conseguimento dell’ex patentino si fa da privatista oppure si seguono i corsi a pagamento in autoscuola. «Tanti ragazzi preferiscono aspettare un paio di anni e dopo avere spento 16 candeline – dicono nelle autoscuole – prendono la patente A1, quella per le moto sino 125 cc. La si può prendere a 16 anni, mentre le patenti A2 a 18 consentono di guidare moto sino a 35 kw». La A1 è propedeutica alla patente dell’auto e, fatti due conti, agli adolescenti conviene aspettare.

(Fonte: Messaggero Veneto- Pordenone)

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