Unasca in audizione al Senato
ilTergicristallo.it | il 16, Set 2014
Oggi, presso la 1° Commissione permanente del Senato, si è svolta la prima seduta di audizioni relativa al disegno di legge “Riforma della pubblica amministrazione”
Oggi, presso la 1° Commissione permanente del Senato, si è svolta la prima seduta di audizioni relativa al disegno di legge “Riforma della pubblica amministrazione”, all’interno del quale si affronta il tema dell’archivio unico e del documento unico di circolazione. Alle ore 12 inizia la prima di una serie di audizioni, a cui sono invitate Anci, Unasca, l’Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali , la RSU di Aci Informatica e l’ Associazione classi dirigenti delle pubbliche amministrazioni. Presente anche Angelo Rughetti, Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.
Con un pizzico di emozione ma in modo chiaro e deciso il segretario nazionale spiega i motivi della riforma dell’ archivio unico, i vantaggi per il cittadino e per lo Stato, l’anomalia del sistema italiano, la necessità che l’archivio sia pubblico e la netta separazione di compiti tra pubblico e privato.
Presiede i lavori e porge il benvenuto la Presidente Anna Finocchiaro e tra i presenti si riconoscono i senatori Calderoli, Bruno , Bisinella , Crimi, Campanella, Endrizzi, Lo Moro, Mauro, Migliavacca, Palermo, oltre al Relatore Giorgio Pagliari. L’assenza momentanea dei rappresentanti dell’Anci obbliga Pignoloni a rompere il ghiaccio e aprire la serie di audizioni, dopo la raccomandazione della Presidente di rispettare i tempi concordati, 10 minuti. Con un pizzico di emozione ma in modo chiaro e deciso il segretario nazionale spiega i motivi della riforma dell’ archivio unico, i vantaggi per il cittadino e per lo Stato, l’anomalia del sistema italiano, la necessità che l’archivio sia pubblico e la netta separazione di compiti tra pubblico e privato. La Presidente Finocchiaro, con un affabile sorriso , si complimenta per la chiarezza dell’esposizione e per il contributo dato alla Commissione nel comprendere una materia così complessa, di fatto togliendogli la parola.