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giovedì 21, Novembre 2024

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Cima

La pirateria stradale si fa sempre più violenta

La pirateria stradale si fa sempre più violenta

| il 30, Set 2014

Nel 2013 la percentuale di pirati sotto l’effetto di alcool o droghe si fermò al 18,5%; quest’anno la percentuale sale al 22%

 

Grazie al report e ai dati rilevati dell’ ”Osservatorio – Il Centauro” dell’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale), si attesta, nel primo semestre di quest’anno, un aumento di decessi sulla strada e di pirati ubriache o drogati.Rispetto al 2013 il numero degli episodi è rimasto sostanzialmente invariato (464 quest’anno, 466 lo scorso); è calato il numero dei feriti ma, i decessi sono drasticamente aumentati: a settembre si è arrivati ad 80 vittime mortali. Tra queste il maggior numero si conta tra i pedoni e ciclisti, ben 33 in tutto; preoccupante il dato secondo cui in 62 casi, vittime della pirateria sono stati dei bambini e in 68 casi anziani.

È stato inoltre evidenziato che una della cause principali dell’omissione di soccorso è la mancanza di assicurazione del veicolo

Nel report dell’Asasp, si è poi preso in considerazione l’eventuale stato di alterazione dei guidatori coinvolti negli episodi di pirateria: nel 2013 la percentuale di pirati sotto l’effetto di alcool o droghe si fermò al 18,5%; quest’anno la percentuale sale al 22%. Questo dato, va sottolineato, si riferisce ai guidatori individuati nella quasi immediatezza del fatto. infatti la maggior parte di essi viene identificata a distanza di giorni o settimane, quando ormai non è più possibile effettuare test con l’etilometro e il narcotest. D’altronde solo il 19,5% dei pirati è stato arrestato; l’80,5% di essi è stato denunciato a piede libero. È stato inoltre evidenziato che una della cause principali dell’omissione di soccorso è la mancanza di assicurazione del veicolo.

Il report si conclude con una mappa delle regioni più colpite dal fenomeno della pirateria. Le prime interessate sono la Lombardia con 68 episodi, l’Emilia Romagna con 51, il Lazio con 47; seguono poi il Veneto con 45, la Campania 43, la Toscana 33, Puglia e Sicilia 28, Liguria e Marche 27. Solo 3 in Molise e Umbria e 1 in Valle D’Aosta e Basilicata.

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