Abolizione bollo auto: l’iter si complica
Capezzone determinato a raggiungere l’obiettivo “necessario, urgente e possibile”
L’iter della proposta di legge sull’abolizione del bollo auto sembra complicarsi. Il testo è stato esaminato lo scorso 21 Ottobre alla conferenza dei Capigruppo durante la quale si è richiesto di un ulteriore passaggio in commissione. Motivo: sono state “rilevate delle criticità”. “E’ deludente”, ha affermato Daniele Capezzone, presidente stesso della Commissione Finanze, “che, all’ultimo miglio, nel passaggio tra la Commissione Bilancio e l’Aula, Governo e maggioranza (che pure si erano espressi a favore del mio emendamento nella Commissione di merito, cioè in Commissione Finanze) abbiano scelto una sorta di strategia dilatoria sulla mia proposta di progressivo superamento del bollo auto, tassa tra le più odiate dai contribuenti italiani”.
In sintesi la proposta di eliminazione del bollo auto prevede che, chi acquista un’auto nuova non deve pagare il bollo auto per i primi tre anni e, in caso di auto green, per i primi cinque. Trascorso questo tempo si tornerà a pagare con una tassa commisurate alle emissioni, secondo il criterio “più inquini, più paghi”. Inoltre, nel secondo caso solo per i veicoli green, si fa salire al 40% il livello di deducibilità per le auto aziendali. Questi provvedimenti si collocherebbero dunque tra le misure pro consumatori, permettendo anche di dare respiro al settore auto e incentivando l’acquisto di nuovi veicoli poco inquinanti. Si consideri, oltretutto, che il gettito perso dal bollo attuale sarebbe coperto dall’IVA proveniente dall’aumento delle vendite.
Invito tutti a non mettere in campo scuse e diversivi. Insisterò per avere un via libera alla mia legge
Il presidente Capezzone determinato a raggiungere l’obiettivo “necessario, urgente e possibile”, conclude: “invito tutti a non mettere in campo scuse e diversivi. Insisterò, dunque, o per avere un via libera alla mia legge o per avere un sì all’emendamento che presenterò alla legge di stabilità”