Accise sui carburanti: scatta l’aumento
Il sistema di tassazione adottato in Italia è senza ombra di dubbio il più vessatorio tra quelli dell’Unione Europea
Da sabato 1 marzo aumentano le accise sulla benzina, passando da 728,40 euro per mille litri a 730,80 euro, ovvero un aumento di 2,4 euro su 1000 mille litri che corrisponde a 0,0024 euro per litro.Maurizio Caprino (Strade Sicure – Il Sole 24 Ore) ha commentato così la notizia: “Lo Stato non è riuscito a trovare quattrini per evitare uno dei tanti aumenti delle accise programmati con le varie manovre finanziarie”, ricordando anche il comunicato redatto dal Centro Studi Promotor sul rapporto tra fiscalità e gettito. Nel comunicato, infatti, si legge: “L’imponente contributo che gli italiani hanno dato alle casse dello Stato attraverso gli acquisti di benzina e gasolio auto è dovuto al fatto che il sistema di tassazione adottato in Italia è senza ombra di dubbio il più vessatorio tra quelli dell’Unione Europea. E’ vero che un maggior costo industriale sulla media UE di 2,7 centesimi non è certo elevato, ma è anche vero, quando si fa riferimento ad una media, che vi è più o meno una metà dei Paesi che hanno valori migliori della media e l’altra metà che hanno valori peggiori. L’obbiettivo, una volta tanto, per il nostro Paese dovrebbe essere quello di inserirsi nella metà migliore”. Mentre, per quanto riguarda i pagamenti con bancomat, Caprino ricorda che “lo Stato, tramite l’Antitrust, ha messo ‘sotto accusa’ le commissioni applicate dal sistema bancario sui pagamenti dei carburanti con bancomat: l’importo è uguale ovunque in Italia, quale che sia l’intermediario attraverso cui passa la transazione”.
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