Cassazione 17874/2024: un richiamo alla legalità che valorizza il ruolo degli Studi di Consulenza
Approfondimenti normativi
L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 17874 del 28 giugno 2024 offre l’occasione per tornare su un tema centrale per gli Studi di Consulenza Automobilistica: la correttezza delle procedure e la responsabilità professionale con cui vengono gestite quotidianamente milioni di pratiche.
La decisione riguarda un caso in cui un’agenzia è stata sanzionata per non aver ritirato la carta di circolazione e per non aver completato l’aggiornamento del documento dopo un passaggio di proprietà. Anche in Cassazione il ricorso è stato respinto. Il giudice ha chiarito che l’articolo 7 della legge 264/1991 impone senza ambiguità il ritiro del documento e il rilascio della ricevuta della pratica, un passaggio necessario per garantire la regolarità dell’operazione e la corretta emissione della nuova carta di circolazione.
Questa pronuncia, seppur in continuità con la normativa vigente, assume un valore più ampio per il nostro settore. Conferma infatti quanto UNASCA sostiene da sempre: gli Studi di Consulenza svolgono una funzione pubblicistica delicata, che richiede attenzione, conoscenza normativa e senso di responsabilità. La gestione della documentazione non è un’attività meramente tecnica, ma un presidio di legalità che tutela il cittadino, le istituzioni e l’intero mercato del veicolo usato. La sentenza rafforza ciò che è alla base della nostra identità associativa, ricordando l’importanza di un operatore preparato, aggiornato e consapevole del proprio ruolo.
UNASCA, attraverso la propria attività formativa e attraverso iniziative come la Rete Certificata UNASCA, da anni lavora proprio su questo fronte: elevare la qualità del servizio, standardizzare le procedure, offrire agli Studi strumenti concreti per operare con sicurezza e trasparenza. La decisione della Cassazione dimostra quanto questi percorsi non siano solo un’opportunità professionale, ma una garanzia per l’intero sistema.
La pronuncia, inoltre, contribuisce a distinguere chi svolge la professione con rigore e competenza da coloro che talvolta operano senza aggiornamento o senza piena consapevolezza degli obblighi normativi. In questo senso, rappresenta anche un riconoscimento implicito del valore della formazione continua, delle attività del Centro Studi “Cesare Ferrari” e dell’impegno associativo nel sostenere la categoria, così come previsto dallo Statuto UNASCA.
Per gli Studi che ogni giorno applicano correttamente le procedure, la sentenza non porta cambiamenti operativi, ma rafforza la certezza del diritto e conferma la bontà del lavoro già svolto. Per i cittadini, è un’ulteriore garanzia di tutela. Per l’Associazione, è un incentivo a proseguire con determinazione nella diffusione di buone pratiche e nella difesa della legalità.
In conclusione, la Cassazione ricorda a tutti che precisione e rispetto delle norme non sono formalità, ma elementi essenziali della professionalità degli Studi di Consulenza. UNASCA continuerà ad accompagnare la categoria nel percorso di crescita, qualità e responsabilità che da sempre contraddistingue il nostro lavoro a servizio di cittadini e imprese.
Ordinanza Corte di Cassazione n. 17874 del 28 giugno 2024.